La Festa della Donna è stata l’occasione giusta per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle discriminazioni di genere. Ieri, attiviste e Ong hanno invaso pacificamente le strade di Valletta, in una marcia che ha visto sfilare donne, transessuali, persone non binarie e sostenitori dei pari diritti.
I partecipanti hanno commentato così l’iniziativa: «Questa celebrazione trascende gli auguri formali e le dichiarazioni politiche superficiali ma rappresenta una vera e propria protesta contro le continue ingiustizie di genere e l’oppressione patriarcale ancora radicata nella società».
L’evento di quest’anno è stato chiamato “Uniti per la Liberazione Collettiva”, concentrato sull’urgenza di un cambiamento significativo per liberare le donne da tutte le forme di oppressione e ingiustizia. I manifestanti hanno inoltre ricordato l’importanza delle riforme per una trasformazione più profonda delle strutture sociali e istituzionali.
Nel corso della marcia non sono mancati omaggi a donne scomparse tragicamente: alcuni cartelli hanno infatti ricordato Bernice Cassar e Sion Grech, i cui casi sono ancora aperti in tribunale, oltre al concetto che “giustizia ritardata è giustizia negata”.
In un comunicato stampa, Moviment Graffitti ha menzionato anche la morte di Sandra Ramirez, uccisa a gennaio dell’ex fidanzato: «Questo dimostra la persistente presenza della violenza patriarcale. La lentezza nel trattamento dei casi di violenza domestica, con soli due magistrati a disposizione e lunghi tempi di attesa, è causa di inefficacia delle misure attuali».
La marcia non si è però limitata ai casi di femminicidio, seppur visto come il peggiore dei delitti immaginabili. Il fenomeno è infatti parte integrante di altre serie problematiche della società moderna, come molestie, disparità di genere, sessismo e misoginia. Ma non solo: gli attivisti hanno voluto mettere il punto anche sul divieto all’aborto, chiedendo ai politici di agire in maniera concreta per cambiare ancor una volta le leggi sull’argomento.
Infine, i partecipanti hanno dichiarato di volere azioni concrete da parte delle istituzioni, e non promesse a vuoto. Tra i temi in cui si richiede un rapido intervento figurano anche la parità salariale e professionale, e la creazione delle basi per una società che si fondi sul pari rispetto.
La marcia organizzata da Moviment Graffitti, Young Progressive Beings e MGRM ha visto il sostegno di aditus foundation, Antide Malta, Doctors for Choice, Humanists Malta, IVY Malta – Interrupting Violence towards Youth, Malta Dance Beyond Borders, Malta LGBT Rights Movement, Men Against Violence, Migrant Women Association, The Gender and Sexualities Department (University of Malta), The Malta Women’s Lobby, Women for Women, Women’s Rights Foundation, YMCA Malta.