I Comuni avranno ora il permesso di rilasciare i cartelli di divieto di sosta ed affidarsi alla LESA per sanzionare le vetture che occupano impropriamente il suolo pubblico.
Un cambio di rotta avvenuto dopo l’emendamento alla legge che consentiva ad un solo Ente statale, in questo caso Transport Malta, di apporre i cartelli che indicassero il divieto di parcheggio e prendere i conseguenti provvedimenti sui mezzi in violazione dei segnali.
La manovra arriva dall’impossibilità della stessa Autorità nel far rispettare i cartelli di sosta vietata, solitamente richiesti dai cittadini per riservare spazi utili a macchinari edili o gru per traslochi, con la LESA che in questo senso aveva le mani legate, non avendone autorità legale per sanzionare i trasgressori.
Il provvedimento giunge anche dopo una serie di lamentele avanzate dai cittadini, stanchi di pagare per permessi che, di fatto, spesso non venivano rispettati dagli altri utenti della strada, che, da parte loro, continuavano a parcheggiare in zone temporaneamente non consentite, senza che nessuna autorità potesse far rispettare l’ordinanza.
Di fatto, quindi, a partire da ora, tutti i veicoli beccati ad infrangere i divieti di parcheggio temporanei potranno essere soggetti alla rimozione forzata messa in atto dagli ufficiali della LESA. Inoltre, i nuovi cartelli, verranno rilasciati con il logo del Comune di appartenenza al posto di quello di Transport Malta e riporteranno delle indicazioni rivolte ai richiedenti, che potranno così contattare la LESA nel caso qualcuno parcheggi negli spazi riservati.
Gli stessi cartelli dovranno poi essere esposti 48 ore prima della data di inizio della validità del permesso. L’agenzia ha inoltre consigliato ai richiedenti di fornire un proprio contatto telefonico in modo tale da evitare che il proprio veicolo venga rimosso quando parcheggiato nella zona soggetta alla rimozione forzata.