Gli alberi di Ficus resteranno nella piazza di Mosta. A comunicarlo è stato il sindaco Christopher Grech, tramite un post sul proprio profilo Facebook pubblicato questa mattina. I 12 alberi non saranno quindi trapiantati; resteranno al loro posto, come richiesto a gran voce da cittadini e attivisti. A pesare sulla decisione ci sarebbero anche gli interventi del Primo ministro Robert Abela e del leader dell’opposizione Bernard Grech, che avrebbero chiesto al primo cittadino di riconsiderare le proprie posizioni sul futuro delle piante tanto amate dalla comunità, al punto da portare alla manifestazione di protesta che ha poi visto la polizia usare le maniere forti per sgomberare la piazza della città.
I dubbi su quanto accaduto però rimangono: se da un lato sia i consiglieri Laburisti che Nazionalisti avevano votato a favore dello sradicamento degli alberi, dall’altro lato gli architetti che hanno realizzato il progetto di riqualificazione si sarebbero dissociati da questa decisione.
Sul dietrofront, lo stesso sindaco Grech ha commentato con queste parole:
«Il progetto di riqualificazione è stato realizzato per le persone. Se i cittadini vogliono che gli alberi di Ficus rimangano dove sono, non ho alcun problema a prendere in considerazione il loro desiderio»
Quindi, tutti contenti? Non proprio. La Ong Moviment Graffitti, tra i promotori della protesta, ha infatti affermato che occuperà l’area vicino agli uffici comunali della città anche mercoledì sera, come previsto prima del cambio di rotta del sindaco.
«Celebreremo la vittoria – hanno dichiarato gli attivisti – E chiederemo che i consiglieri si assumano la responsabilità di quella che è una decisione oscena, oltre a riforma dell’autorità di regolamentazione ambientale, che non sta facendo il proprio lavoro».
Sulla questione si esprime anche BirdLife Malta, secondo la quale il trapianto dei Ficus non avrebbe mai dovuto incontrare il consenso dell’autorità di regolamentazione ambientale (ERA). Tramite un lungo post sulla propria pagina Facebook, la Ong esprime tutto il proprio rammarico per quanto accaduto: «L’ERA non doveva dare alcuna autorizzazione. Quegli alberi sono un importante ritrovo per molti uccelli di specie rara, e devono rimanere dove sono» hanno spiegato, aggiungendo che aver cambiato idea non è sufficiente: «le chiome degli alberi ci metteranno molto tempo a riprendersi dopo la potatura, e solo se ben curate. Le radici esposte devono essere coperte, e gli alberi devono essere annaffiati e nutriti regolarmente nei prossimi mesi, se vogliamo vederli sani».
Infine, sempre secondo BirdLife, con l’abbattimento delle chiome è venuto a mancare il riparo per gli uccelli che fino a pochi giorni fa abitavano sui Ficus e che ora continuerebbero a volare intorno alla piazza in cerca di riparo. Per risolvere la situazione, gli attivisti hanno chiesto al sindaco e ai consiglieri di Mosta di posizionare temporaneamente dei grandi alberi in vaso nell’area, in modo da fornire ai volatili un posto dove rifugiarsi.