Il nome di Daphne Caruana Galizia è rimbombato più volte ieri nel Parlamento europeo. L’assemblea, infatti, è stata impegnata in un dibattito dedicato agli sviluppi dell’inchiesta sull’omicidio della giornalista assassinata con un’autobomba il 16 ottobre del 2017.
Una matassa intricata dove si mescolano le storie di criminali, politici, uomini d’affari, tutti interessati a spegnere per sempre una voce che metteva a repentaglio un sistema fatto di corruzione e compromessi.
La deputata maltese del Partito Popolare Europeo (PPE), Roberta Metsola (nella foto), vicepresidente del Parlamento europeo, ha assicurato che sarà prodotto ogni sforzo per fare verità e giustizia su un delitto che ha acceso i riflettori su quanto accadeva e accade ancora a Malta.
«Abbiamo bisogno dei responsabili dell’assassinio di Daphne Caruana Galizia – ha detto Metsola – di coloro che lo hanno lasciato accadere e di coloro che hanno cercato di nasconderlo. Abbiamo bisogno di porre fine all’impunità e fare giustizia sul perché è stata uccisa. E dobbiamo fare in modo che ciò non accada mai più. Ciò significa rafforzare i nostri sistemi e conferire a Europol maggiore autorità sulla condivisione delle prove e delle indagini».
L’esponente maltese del PPE ha difeso anche il suo Paese, respingendo le allusioni di chi lo descrive un luogo dove gli affaristi la fanno da padrone. «Non giudicate il mio paese dalle azioni dei criminali che si atteggiano a politici – ha sottolineato Metsola – Malta non è loro. Malta è migliore di loro».
Nel dibattito è intervenuto pure Alex Agius Saliba. Dopo aver sostenuto che le istituzioni a Malta funzionano e che la più grande priorità è che venga fatta giustizia per l’omicidio di Daphne, ha aggiunto polemicamente: «Non riesco a capire perché il Parlamento europeo stia cercando di esprimere un giudizio politico su un processo che è ancora in corso dinanzi ai nostri tribunali. Lasciamo che i nostri tribunali lavorino liberamente. La giustizia non sarà mai servita assumendo i suggerimenti del leader dell’opposizione che afferma che dovrebbe essere data la grazia agli autori di questo crimine».