A partire dal prossimo 7 febbraio, i certificati vaccinali non saranno più obbligatori per l’ingresso nei ristoranti, tavole calde e club musicali.
Lo ha annunciato in Parlamento, martedì pomeriggio, il ministro della Salute Chris Fearne, revocando quindi le controverse restrizioni entrate in vigore solo lo scorso 17 gennaio, sulla scia delle anticipazioni confermate due giorni fa dal Primo Ministro Abela.
Ma c’è di più; dal 14 febbraio saranno annullate le regole sul certificato vaccinale obbligatorio anche per bar, palestre, Spa, piscine, cinema e teatri.
Rimarrà obbligatorio solo per l’ingresso a eventi di massa, incontri sportivi, casinò, discoteche e viaggi.
Ulteriori misure potrebbero essere presto modificate, come quelle legate al periodo di quarantena. L’intento del Governo, è quindi quello di tornare presto ad una sorta di “normalità”, con l’idea concreta che la prossima estate possano tornare ad essere organizzate le tradizionali feste di paese. A questo proposito sono già stati messi in programma degli incontri tra Governo e Curia.
Fearne ha spiegato che il cambio repentino di posizione deriva dalla scienza. Le cifre che hanno guidato il cambiamento derivano dall’elevato numero di dosi di richiamo vaccinale somministrate alla popolazione adulta (circa il 75%), che hanno permesso di mantenere basso il numero di persone ricoverate in terapia intensiva. Ha affermato che solo il 5% dei contatti primari nelle ultime settimane è risultato positivo al virus e che, quindi, il tasso di positività sta gradualmente diminuendo.