Una doccia gelata che, nonostante queste roventi temperature estive, non è stata affatto piacevole quella arrivata agli abbonati di Melita dal loro stesso operatore di telefonia. In una comunicazione massiva ai suoi «cari clienti» infatti, Melita ha informato – o meglio imposto – aumenti tariffari di 3,50 Euro sui pacchetti “Flexi Bundle” e 3,00 Euro sulle tariffe “Telephony Fixed Unlimited Bundle” che saranno in vigore dal primo settembre prossimo.
Modifiche contrattuali unilaterali che non lasciano ai clienti nessuna scelta alternativa, se non quella di cambiare operatore nel giro di trenta giorni; più che una scelta, un’estrema ratio.
La ragione di tali rincari – stando al contenuto delle comunicazioni ricevute dai clienti – sarebbe da individuarsi in un’ottica di efficientamento delle prestazioni della rete internet, e sarà pertanto interessante verificare, da settembre in poi, quali miglioramenti esattamente ci restituisce uno speed test effettuato regolarmente e per un periodo congruo a stimare una media realistica, affidabile e scrupolosa.
Sebbene dunque formalmente dettati da volontà di potenziamento e sviluppo, tali sensibili aumenti tariffari hanno rappresentato per gli utenti di Melita un’imposizione, un obbligo, un’entrata a gamba tesa verso una forma costrizione che per sua natura è stata accolta con enorme insofferenza, enorme come per molti clienti della compagnia sarà il conto del loro abbonamento ogni fine mese.
Una decisione, questa di Melita, che come ricorda Times of Malta arriva subito dopo che l’MCA (l’Autorità per le telecomunicazioni di Malta) ha stabilito che l’eliminazione della clausola che prevedeva la possibilità per la compagnia in questione di aumentare le tariffe in base all’inflazione dovesse valere solo per i contratti di sei mesi a partire dal 2024. Un tempismo indubbiamente perfetto quello dell’MCA, ma altrettanto vantaggioso? Non certo per la maggior parte degli abbonati che – secondo Melita – dovranno ora «godersi la velocità, amare l’esperienza» alleggeriti sicuramente non nell’animo, ma nel portafoglio.