Prudente lo è sempre stato, e prudente continua ad esserlo. Anche se i numeri si sono stabilizzati verso il basso (contagi spesso a una cifra, casi attivi in discesa e nessuna vittima), Chris Fearne, ministro della Sanità, invita i maltesi a non avere fretta: non è il momento per tornare completamente alla normalità.
Il COVID-19 oramai non è più quel mostro che spaventa, però l’invito è a non rilassarsi per non commettere degli errori che potrebbero costare caro.
Secondo Fearne le restrizioni non possono essere cancellate del tutto – a partire dall’uso della mascherina – perché altrimenti si corre il rischio di dover tornare indietro e richiudere tutto o quasi. Il riferimento, seppur indiretto, è a quanto sta avvenendo nel Regno Unito, dove la variante Delta (ovvero quella indiana) ha fatto registrare una impennata di contagi e il premier Boris Johnson ha annullato il “liberi tutti” previsto per la settimana prossima e lo ha rinviato al 19 luglio.
«So che le persone sono stufe – ha dichiarato il ministro – e so anche che i maltesi vogliono uscire da questa situazione. Ma non possiamo rischiare di perdere ciò che di buono abbiamo fatto finora, non adesso, proprio nel momento in cui siamo così vicini alla fine».
Con l’invito alla cautela, Fearne ha voluto rispondere in particolare alle critiche che sono piovute addosso al governo per le limitazioni imposte nei settori dello spettacolo, dell’arte e della cultura: gli eventi si potranno tenere, ma saranno aperti solo ai vaccinati e con una presenza di massimo 100 persone (poi sarà portata a 200).
Il ministro della Sanità ha affermato che nelle prossime 24 ore, il 60% della popolazione adulta sarà completamente vaccinato con due dosi, o la singola vaccinazione Johnson&Johnson.
Il ministro ha inoltre ribadito che i vaccini stanno funzionando, ma il Paese deve assolutamente tenere d’occhio le varianti del virus.