Un recente rapporto di vigilanza realizzato come ogni anno dal National Audit Office per esaminare l’operato governativo nel 2022 ha portato alla luce diverse incongruenze relative ai registri dei Consigli locali di Marsascala, Naxxar e Mdina, soffermandosi inoltre sulle spese folli del comune di Mosta, da diverse settimane al centro delle proteste contro lo sradicamento dei 12 ficus nella piazza centrale.
Tra gli esborsi fuori controllo dell’amministrazione mostina, il NAO ha posto l’accento sui 26.047 euro extra rispetto al budget massimo di 174.733 euro finanziato dalla Planning Authority per la realizzazione di una palestra pubblica a cielo aperto nella zona di Zokrija.
L’Autorità che, però, non sarebbe mai stata aggiornata riguardo la revisione dei costi ricevendo, solamente, alcuni scatti fotografici durante la fase iniziale del progetto.
Una grave lacuna informativa aggravata ulteriormente dalla decisione del Consiglio Locale di acquistare attrezzature e manodopera per finalizzare i lavori su marciapiedi e canali sotterranei direttamente da operatori provenienti dal libero mercato senza inoltrare le relative quotazioni, come riscontrato anche in alcuni casi relativi al comune di Marsascala, violando così le norme e facendo scattare la reazione della PA che ha congelato i rimborsi a 52.420 euro in attesa di far chiarezza sulla vicenda.
Ulteriori incongruenze sono emerse dal report del Revisore nazionale, dagli 8.647 euro di fondi pubblici sostenuti per realizzare la Festa Qarghasel, nonostante le normative comunali impongano un tetto massimo di 3.500 euro (0,5% del budget annuale), ai due accordi di gemellaggio i cui dettagli e i relativi costi, però, non sarebbero mai stati consegnati alle Istituzioni.
Tra le spese “folli” del Comune di Mosta, il rapporto ha evidenziato la piantumazione degli alberi di ulivo organizzata con l’ONG 31st Mosta Girl Guides presso Gnien l-Gharusa tal che, seppur in nome dell’ecosostenibilità, è costata ai contribuenti 15.045 euro, 5.074 dei quali sarebbero stati sborsati “solamente” per acquistare l’albero simbolo della fascia mediterranea.
Oltre alla mancata fornitura di una copia della copertura assicurativa sanitaria a membri e dipendenti, alla scarsa rendicontazione e verifica dei registri delle presenze, e il subaffitto di una proprietà di cui il consiglio non deteneva il titolo, il rapporto ha evidenziato inoltre 4.900 euro per un viaggio a Ragusa che il Comune ha pagato per cinque consiglieri e per i membri dei club bandistici locali che costituivano la delegazione, violando i regolamenti totali, e con il rimborso accordato che, come fa sapere il NAO, è stato corrisposto solo dopo la pubblicazione del rapporto.
Tali incongruenze riguarderebbero l’amministrazione di Mosta in carica fino a marzo 2022 e guidata da Romilda Zarb, oggi deputata laburista, che così ha commentato i dati del revisore generale:
«Come sindaco ho sempre fatto il mio dovere con lealtà verso gli abitanti di Mosta»