Un particolare insetto tipico nelle zone temperate, in particolare nella regione del Mediterraneo, conosciuto come sandfly (letteralmente mosca della sabbia), potrebbe spiegare il numero relativamente contenuto dei casi di Covid-19 a Malta.
La sandfly (comunemente chiamata mosca della sabbia) è un piccolo insetto, simile ad una minuscola zanzara, portatore di un virus che causa un’affezione nota come la febbre siciliana, una malattia non fatale molto simile all’influenza.
Il dottor Martin Balzan, specialista in malattie respiratorie al Mater Dei Hospital, pur riconoscendo l’alto livello di preparazione sanitaria di Malta nella lotta contro la diffusione del Coronavirus, ha una sua interessante teoria incentrata sulle sandflies che proliferano da migliaia di anni nelle regioni mediterranee.
In un articolo pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Medical Hypotheses la scorsa settimana, il dottor Balzan osserva come i numeri significativamente più bassi nell’Europa meridionale nell’ambito della distribuzione del Covid-19, corrispondano “molto da vicino” alla distribuzione geografica dell’habitat della sandfly.
Il medico spiega come, storicamente, la febbre siciliana trasmessa attraverso i suddetti pappataci fosse stata registrata dai soldati americani, britannici e tedeschi durante la guerra, che si stupivano di come i locali ne fossero “praticamente immuni”. Difatti, continua il dottor Balzan, l’esposizione a tali infezioni attraverso molte generazioni potrebbe aver contribuito allo sviluppo dell’immunità naturale a nuovi virus che trasportano DNA animale come il COVID-19.
In un’intervista al Times di Malta il dottor Balzan ha spiegato che Paesi come Malta, Sicilia, Cipro, Grecia e Croazia hanno in comune una bassa percentuale di positivi al Coronavirus nonostante sistemi e procedure di sanità pubblica differenti e questo potrebbe avvalorare la sua ipotesi, che sottolinea, tale rimane, poiché non ancora studiata formalmente.
Fonte: Times of Malta