Le politiche fiscali in atto consentono all’economia di attutire i colpi inferti dalle inevitabili conseguenze del COVID-19. Secondo le stime governative, 150 aziende e più di 870 lavoratori autonomi hanno usufruito del programma di integrazione salariale. Ora si pianificano altre strategie di aiuto per i prossimi mesi.
Secondo il Ministro delle Finanze Clyde Caruana il governo maltese sarà in grado di sostenere il peso degli aiuti economici che verranno elargiti durante il 2021.
Come riporta il Times of Malta, secondo il Ministro sarebbe stato proprio l’integrazione salariale ad impedire un’ulteriore contrazione del PIL, per circa un terzo.
Il Ministro per le Imprese Miriam Dalli assicura che il programma nei casi più gravi diminuirà gradualmente fino a dicembre, piuttosto che interrompersi a giugno.
“Questo mese, le aziende hanno iniziato a ricevere aiuto per gli affitti con una prima iniezione di liquidità per 5,5 milioni di euro“, riferisce Miriam Dalli.
“Il totale di questo regime ammonterà ad un aiuto diretto di 12 milioni di euro. Un sostegno dato direttamente a 850 aziende e 874 lavoratori autonomi, per un totale di 14.000 lavoratori a Malta e 867 a Gozo“, aggiunge il Ministro.
Sussidi, ma non solo
Ad ogni modo, il governo intenderebbe sostenere l’economia interna anche attraverso altri interventi.
Si intende lanciare un programma di microinvestimento, in cui 1,4 milioni di euro saranno assegnati a 860 aziende perché possano investire ed espandersi.
Inoltre, si parla di una moratoria sui prestiti bancari in fase di proroga e altre misure che, sempre secondo la Dalli, vedranno la luce nelle prossime settimane.
Durante il 2020, il programma di integrazione salariale ha comportato 360 milioni di spesa.
Nei mesi di gennaio e febbraio, l’ammontare è stato di circa 70 milioni e ha interessato anche i piani di affitto, congedo di quarantena e utenze domestiche.
Non è comunque ancora chiaro secondo quali criteri alcune imprese potranno usufruire dei sussidi fino a fine anno.
Le reazioni alle manovre
Il portavoce dell’economia per il PN, Mario de Marco, ha richiesto chiarezza in merito.
Risulta indispensabile comprendere quali settori perderanno gli aiuti dopo giugno e a quanto ammonterebbe la graduale diminuzione di quelli che arriveranno a fine anno.
“Questo è essenziale per gli imprenditori per poter pianificare il proprio lavoro almeno fino alla fine dell’anno”, ha affermato de Marco.
La Camera delle PMI ha affermato che è “importante che le imprese abbiano una buona idea di cosa aspettarsi nei prossimi mesi in relazione al sussidio salariale”.
L’intento è ovviamente salvaguardare datori di lavoro e dipendenti, e la Camera di Commercio accoglie con favore la proroga, ma chiede che ci si concentri anche sulle iniziative di “New Economy“.
In particolare sulla riorganizzazione aziendale e all’incentivazione e al rilancio degli investimenti.
E’ importante comprendere come queste iniziative si concentreranno a favore della competitività imprenditoriale nei prossimi mesi e anni.
Ulteriori 1,4 milioni di euro sono stati spesi per 4.000 persone coi parametri rivisti per i lavoratori che dovevano essere sostituiti per effetto della pandemia sulle imprese.