Gli insegnanti e il loro sindacato, ma anche una buona parte di genitori, sono fermamente convinti che le scuole non dovrebbero riaprire visto il recente aumento dei casi di Covid-19.
Un portavoce del Malta Union of Teachers (MUT), il sindacato degli insegnanti a Malta, ha affermato che se la situazione dei contagi rimanesse invariata, non sarebbe auspicabile il ritorno tra i banchi di scuola.
“Se oggi fosse la fine di settembre, con l’attuale numero di casi e l’indice di riproduzione superiore a 1, non vedrei uno scenario plausibile per aprire le scuole”, ha detto il portavoce del sindacato.
Dal canto suo, il Governo ha finora mostrato la sua intenzione di riaprire le scuole il 28 settembre. Il Ministero dell’Istruzione ha già redatto e pubblicato piani di emergenza adatti ad ogni possibile scenario. Tra questi, l’apertura “ordinaria” delle scuole, ma anche la sua chiusura in caso di emergenza e/o un sistema ibrido che prevede il dimezzamento del numero di studenti in ogni classe per garantire il distanziamento sociale degli studenti e degli insegnanti.
Queste disposizioni sono state accolte con titubanza soprattutto da parte degli insegnanti che insistono sul fatto che il Ministero dell’Istruzione non prenda sul serio la sicurezza e la salute degli insegnanti, degli studenti e di tutto il personale amministrativo e che la mancanza di una comunicazione chiara sul da farsi e su quali possano essere gli scenari possibili stia solo peggiorando una situazione già di per sè poco stabile.
Il portavoce dell’MUT ha inoltre affermato come sia necessaria una rivalutazione della riaperture della scuola tra sette settimane poiché la situazione è in costante cambiamento: sono importanti chiari protocolli, precisi linee guida (sia che la scuola riapra o meno) n modo che tutti siano preparati: insegnanti, studenti e genitori.