L’emergenza nel settore sanitario per la diffusione del Covid-19 è causata soprattutto dalla disponibilità di ventilatori polmonari che sembra essere ogni giorno insufficiente a coprire il fabbisogno straordinario degli ospedali, non solo in Italia ma anche all’estero.
Il ventilatore polmonare, o comunemente “respiratore”, è un dispositivo medico che ha lo scopo di integrare o sostituire l’attività dei muscoli legati alla respirazione: Malta al momento ne dispone di 120, per l’esattezza 100 a Malta e 20 a Gozo.
A questo proposito, il vice primo ministro Chris Fearne ha affermato che, attraverso un sistema di approvvigionamento congiunto con l’UE, il governo maltese ha fatto richiesta per altri 100 ventilatori polmonari.
Il vice primo ministro, insistendo sul fatto che il Governo sta lavorando per ottenere più ventilatori per il Paese, ha anche aggiunto che tuttavia, alcuni Stati si sono dimostrati riluttanti a consentire ai loro fornitori di esportare ventilatori, perché li vogliono tenere per sè.
A partire da sabato 28 marzo, le persone di età superiore ai 65 anni, le donne in gravidanza e le persone affette da malattie croniche (per un totale di circa 118.000 persone tra Malta e Gozo) dovranno rimanere a casa.
Queste misure sono fondamentali per prevenire il sovraccarico del sistema sanitario di Malta.