Ormai la nuova “normalità” è restare in casa, osservare il distanziamento sociale e tenersi in contatto con i propri cari attraverso la tecnologia e i social media. Ma quanto è difficile mantenere un buon rapporto con il proprio partner e con se stessi in una situazione del genere? A rispondere alle domande più comuni avanzate da coppie e single maltesi è il sessuologo Matthew Bartolo, fondatore della clinica Willingness Team con sede ad Ħaz-Zebbug.
È evidente che sentir parlare continuamente del COVID-19 possa innescare sensazioni di paura, ansia, rabbia o disperazione nelle coppie come tra i single.
«L’ansia e la paura sono emozioni che possono essere “trasmesse”. Assistiamo ad un fenomeno per cui persone che sono generalmente calme nel gestire la situazione diventano poi ansiose dopo aver chiamato qualche parente o il proprio partner», ha osservato il sessuologo Matthew Bartolo della Willingness Team.
In generale, preferire le videochiamate agli SMS sarebbe un buon metodo per gestire meglio l’ansia all’interno della coppia. Occorrerebbe poi accettare che esistono cose che si possono controllare ed altre, come il COVID-19, che sono fuori dalla propria portata.
Le coppie che adesso si trovano a vivere sotto lo stesso tetto 24 ore su 24 dovrebbero cercare delle vie alternative per mantenere viva la creatività all’interno del rapporto. «Non dimentichiamo che molte coppie sono ancora in piedi nonostante anni di rapporto vissuto a distanza. Possiamo imparare da loro […]. La cosa più importante è trovare il tempo per l’altro», sostiene Bartolo.
Al contempo, è essenziale che entrambi i partner si prendano del tempo per sé da dedicare quotidianamente alla lettura, alla cura del proprio corpo e alle amicizie lontane. Questo può contribuire ad allentare la frustrazione personale che deriva dalla presenza costante dell’altro in casa e dal fatto di non poter essere altrove.
Secondo il sessuologo Bartolo, i single non sono da meno quanto al fatto di dover affrontare momenti di ansia, frustrazione sessuale o solitudine.
«Essere soli non significa necessariamente sentirsi soli. Sappiamo che parecchie persone vivono in famiglia ma si sentono sole ugualmente. Chiunque si senta così dovrebbe avvalersi di un supporto, contattando amici, colleghi o parenti tramite chat o chiamate», ha affermato.
Le app di incontri potrebbero essere un buon modo per approcciarsi ad altre persone in un momento così delicato. Per Matthew Bartolo, flirtare e chattare senza incontrarsi aiuterebbe i single a mantenere viva l’eccitazione sessuale e, al contempo, a ridurre l’ansia.
Dal punto di vista personale, è difficile capire in che modo cambieranno le relazioni all’indomani della pandemia. «Alcuni ne usciranno traumatizzati mentre altri ammetteranno di essere sopravvissuti a questo periodo e impareranno a sentirsi più sicuri di sé e delle proprie capacità», ha concluso.
Fonte: Malta Independent