Con il Paese alle prese con la somministrazione delle dosi di richiamo del vaccino anti Covid-19 alla popolazione adulta, in un’intervista al programma televisivo maltese “Topik”, il ministro della Salute Chris Fearne chiarisce la posizione delle Autorità sanitarie in merito ad un’eventuale quarta dose.
Secondo quanto riportato da Lovin Malta, Fearne avrebbe dichiarato che, in questa fase, non si evidenzia la necessità di considerare un quarto vaccino, almeno fino al prossimo autunno.
«In linea di massima, il riscontro fornito fino ad oggi dalla popolazione locale sembra dimostrare che in questo momento non ce ne sia bisogno, tuttavia – prosegue Fearne – potrebbe accadere che la situazione raggiunga una condizione simile a quella che si verifica con l’influenza stagionale, dove una volta all’anno si offre la somministrazione del vaccino».
In quel caso, secondo il ministro, ci sarebbero dosi sufficienti da inoculare volontariamente una volta l’anno per chi lo desidera. Per questo inverno, però, Fearne ha escluso ogni ipotesi su un’eventuale quarta dose.
Nel frattempo, a metà gennaio, l’Ungheria ha fatto da apripista in Europa partendo con la somministrazione della quarta dose del vaccino anti-Covid, ma solo su richiesta. Non sono stati a guardare gli spagnoli, che dal canto loro hanno autorizzato l’inoculazione della quarta dose, esclusivamente a persone con alta fragilità.
Storce il naso, intanto, l’Agenzia europea del farmaco; «Non ci sono ancora abbastanza dati a sostegno» ha affermato Marco Cavaleri, a capo della strategia vaccinale di EMA, sottolineando che un richiamo vaccinale ogni tre, quattro mesi non può essere una soluzione applicabile a lungo termine.