Da una politica più severa in materia di contravvenzioni e controlli più serrati fino alla chiusura delle attività di ristorazione, i tentativi degli ultimi giorni da parte del governo di limitare il contagio non mancano di preoccupare la popolazione e generare discussioni. E’ solo un allinearsi a un trend di paesi più severi o è piuttosto riconducibile al rischio concreto di una diffusione esagerata? Analizziamo gli ultimi numeri per chiarire la situazione.
Il 2020 ci ha abituati a costanti e tristi classifiche. Numero di contagi. Numero di guariti. Numero di decessi. E via di questo passo.
E’ certamente noto che in un paese piccolo come questo, con una popolazione così densa, è facile posizionarsi in cima o in fondo alle classifiche, e ancora una volta Malta per così dire non ci delude.
La nazione ha registrato un totale di 1.997 nuove infezioni nel corso della scorsa settimana, con un picco di 362 in un solo giorno e un tasso di 433.3 ogni 100.000 abitanti.
Questo la porta nella top ten mondiale per nuovi casi di COVID-19, risultando infatti 6° secondo le classifiche dei centri statunitensi per il controllo delle malattie. Tra gli altri paesi UE, Ungheria e Serbia appena sotto Malta.
Casi riportati nell’ultima settimana da World Health Organization
Di seguito i dati citati dal Times of Malta riferiti agli ultimi sette giorni:
- Saint Barthelemy: 59 casi – 829.1 x 100.000 abitanti
- Repubblica Ceca: 85.851 casi – 802.2 x 100.000 abitanti
- Estonia: 9.403 casi – 770.7 x 100.000 abitanti
- San Marino: 206 casi – 597.7 x 100.000 abitanti
- Montenegro: 2.943 casi – 484.5 x 100.000 abitanti
- Malta: 1.997 casi – 433.3 x 100.000 abitanti
- Libano: 20.436 casi – 388.4 x 100.000 abitanti
- Ungheria: 37.418 casi – 384.6 x 100.000 abitanti
- Serbia: 25.947 casi – 372.0 x 100.000 abitanti
- Seychelles: 358 – 371.4 x 100.000 abitanti
Sempre nell’ultima settimana Malta si è piazzata 21° come numero di morti legate al COVID-19, con 3.5 decessi su 100.000 persone. Se si vuole fare un paragone, gli Stati Uniti hanno invece registrato 3.7.
Numeri allarmanti soprattutto se si pensa che la densità di popolazione in questi casi non aiuta di certo, ma comunque più bassi di Repubblica Ceca (12.9), Slovacchia (11.9) e Ungheria (9.2).
Nota positiva, il paese procede bene con le vaccinazioni, la cui somministrazione continua ogni giorno con numeri molto alti.
Di fatto, Malta si trova al 14° posto a livello globale per la media di dosi giornaliere somministrate alla settimana (ourworldindata.org).
Il computo tiene conto della prima e seconda dose ogni 100 persone.
Le nuove restrizioni
Ora che abbiamo dato un’occhiata ai numeri, possiamo rivedere le contromisure adottate dal governo e farci forse un’opinione più consapevole.
Ristorazione: consentito solo l’asporto e la consegna a domicilio.
Vita sociale: il limite è fissato a sei persone, in particolare è vietato incontrarsi con persone provenienti da più di quattro nuclei familiari.
Sport di contatto: vietati al di sotto dei 16 anni.
Mascherina all’aperto: non è consentita la rimozione.
Il lavoro da casa è incoraggiato ove possibile.
Multe: quanto si rischia a violare le restrizioni?
L’importo della multa per le attività che agiscono contro le regole è passata da 3.000 a 6.000 euro.
Il mancato utilizzo della mascherina all’aperto comporta invece una multa di 100 euro.
Sono soggetti a sanzione anche i privati che organizzino feste private o incontri che non rispettino le limitazioni imposte.