Abbiamo già discusso della notevole quantità di contravvenzioni elevate dalle forze dell’ordine nell’ultimo periodo in merito all’uso delle mascherine, da molti indossate nella maniera sbagliata. Ma è solo colpa delle persone o sono confuse e contraddittorie le informazioni fornite dalle autorità?
L’ avviso legale sull’utilizzo delle mascherine era in vigore dallo scorso mese di ottobre. Se da un lato le forze dell’ordine si sono dimostrate fino a poco tempo fa abbastanza tolleranti in merito, dall’altro molti sono rimasti ignari delle situazioni in cui la mascherina può essere rimossa.
Anche un nostro lettore italiano è stato multato durante quello che sembrava un vero e proprio blitz, perché inconsapevole della reale situazione in fatto di restrizioni.
Abbiamo voluto chiedergli come si siano svolte le cose, lasciandogli l’anonimato come da lui richiesto.
Fumare mentre si passeggia è contro la legge
“Sono italiano, vivo e lavoro a Malta da un po’, ma come tanti ero completamente ignaro del fatto che fumare mentre si cammina con la mascherina abbassata potesse essere illegale.
Leggo i quotidiani e mi tengo informato, ma secondo me le informazioni non sono state divulgate a sufficienza. Sapevo dell’obbligo di indossarla quando ci si trova all’esterno: ero comunque totalmente ignaro del divieto di abbassarla per fumare o mangiare in strada.
Ho ricevuto la contravvenzione il 15 marzo mentre uscivo da lavoro, in zona Bisazza Street. Ho reagito senza resistenze ma ovviamente con un po’ di sorpresa. Dopo che i vigili mi hanno fermato mi hanno chiesto di attendere qualche minuto: questo perché stavano stilando altre contravvenzioni“.
Si trattava di altre persone con la mascherina abbassata?
“Stavano multando una donna che ne era sprovvista. A quanto pare la signora aveva difficoltà respiratorie per le quali si sarebbe esenti, ma non aveva con sé il certificato per dimostrarlo. Gli ufficiali non hanno sentito ragioni“.
A quanto ammontava la contravvenzione?
“Mi ha lasciato sorpreso il fatto che uno dei due non lo sapesse mentre l’altro ne era certo: 50 euro. Ho ricevuto l’impressione che ci fosse poca chiarezza anche per loro, che la cosa fosse in qualche modo ancora “in divenire”.
Ho domandato se fosse possibile pagarla sul posto, ma mi è stato rifiutato di farlo e spiegato che avrei ricevuto una notifica al mio domicilio successivamente. Non hanno fornito molte altre spiegazioni, ma mi è stato detto che avrei potuto fumare se fossi stato fermo“.
Ora le regole saranno un po’ più morbide
Adesso, l’avviso legale è stato modificato per consentire la rimozione temporanea della mascherina quando si mangia o si fuma all’aperto, a condizione che l’individuo non stia camminando. Il caso della donna multata mentre mangiava in un’apposita area picnic non dovrebbe quindi ripetersi.
Ovviamente certe restrizioni servono anche a semplificare il lavoro di chi si occupa dei controlli, ed è quindi bene evitare situazioni che generino dubbi.
E’ per questo che prima di abbassare la mascherina è meglio assicurarsi di far capire chiaramente che ci si sta fermando: sedersi prima di addentare il panino o accendere la sigaretta è probabilmente la soluzione migliore.
Vediamo ora l’insieme delle osservanze che ci si aspetta rispettiamo in questo senso.
Sono multabile se abbasso la mascherina sotto il naso per stare più comodo o per pulire gli occhiali annebbiati per via del fiato?
Sì. La mascherina deve essere indossata coprendo mento, bocca e naso. Si deve indossare sia all’aperto che quando si entra in qualsiasi luogo al chiuso quali uffici, mezzi di trasporto pubblico, ristorante takeaway.
ECCEZIONE: nelle abitazioni private e nelle autovetture di proprietà non è obbligatorio l’uso del dispositivo.
Esistono casi personali particolari per i quali è possibile la rimozione della mascherina?
Certamente esistono svariate situazioni nelle quali è comunque consentito abbassare o non indossare la mascherina.
- I minori di 3 anni di età.
- Quelle persone che per “grave menomazione cognitiva, fisica, mentale o respiratoria hanno difficoltà di tollerare una maschera, certificata da medico autorizzato”. Non bisogna comunque dimenticare anche in questi casi di portare sempre con sé il certificato medico, perché se sottoposti a un controllo può venirci chiesta l’esibizione del documento. Nel caso di persone che non siano nel pieno utilizzo delle proprie capacità fisiche/mentali si suppone che sia un accompagnatore a mostrare il loro certificato.
Esiste inoltre la possibilità di deroga temporanea per una seria di casi, ovvero:
- Bambini che frequentino la scuola materna, all’interno della classe.
- Durante attività fisica intensa.
- Durante discorsi pubblici ufficiali, rispettando la distanza di almeno due metri dagli altri individui. Questo esclude conferenze nelle scuole, lezioni e simili.
- Per assumere farmaci.
- Per ricevere trattamenti medici o cosmetici che coinvolgano viso e bocca.
- Nel comunicare o fornire assistenza a persone che si avvalgano di lingua dei segni e necessiti quindi la lettura delle labbra per poter comunicare.
- Se richiesto dalle forze dell’ordine di pertinenza a fini di identificazione.
- Mentre si consumano cibi e bevande o si fuma – anche all’aperto se si osserva una sosta apposita ovvero non mentre si cammina.
Possibili aree grigie
E’ possibile abbassare la mascherina per addentare qualcosa all’interno di un mezzo pubblico?
Ovviamente no. L’autobus non è un mezzo di trasporto privato, e non consente il distanziamento che possiamo invece mantenere all’aperto al momento della rimozione. Inoltre Tallinja ha sempre stato vietato il consumo di cibi e bevande all’interno dei propri mezzi.
Devo tenere la mascherina durante il taglio dei capelli e della barba?
Anche in questo caso sì: sarà consentita la momentanea rimozione per poter intervenire su zone vicine a naso e bocca, trattandosi di un trattamento cosmetico.
Corro dei rischi a mangiare in un’area picnic?
Le nuove modifiche lo consentono, se si è fermi sul posto. Si raccomanda comunque il distanziamento, come per il fumo.
Violare queste regole può comportare una multa, che adesso è stata portata a 100 euro. Si può ridurre a 50 euro se il reato viene ammesso e la sanzione pagata prima dell’inizio del procedimento davanti al Commissario per la giustizia.