Il governo ha annunciato che dalla mezzanotte di questa notte, saranno vietati anche i viaggi tra Malta e Svizzera, Germania, Francia e Spagna. Si ipotizza inoltre una possibile chiusura delle scuole.
La stessa restrizione già applicata nei confronti dell’Italia viene estesa anche a Svizzera, Francia, Germania e Spagna. Così ha comunicato poco fa il Primo Ministro durante la conferenza stampa di oggi, mercoledì 11 marzo, come afferma il quotidiano Times of Malta.
La decisione è stata presa a causa della rapida diffusione del coronavirus COVID-19.
“Le persone arrivate oggi da questi quattro paesi e chiunque sia arrivato a Malta dall’Italia negli ultimi 14 giorni deve osservare la quarantena obbligatoria a casa. Lo stesso vale per le persone che vivono nella stessa residenza di chi ha viaggiato. I turisti devono rimanere nelle loro camere d’albergo.” – ha affermato Robert Abela.
Verranno effettuati controlli a campione e chiunque non osservi l’ordine sarà soggetto a una multa di € 1.000.
Si invitano inoltre le persone ad astenersi da viaggi non necessari. Inoltre, gli anziani dovrebbero, per quanto possibile, rimanere a casa.
Il Primo Ministro, tuttavia, ha sottolineato la necessità di non allarmarsi. “La situazione è sotto controllo e il paese è ben preparato” – ha detto – “Ma tutti dovevano agire in modo responsabile.”
Il ministro della Sanità Chris Fearne ha affermato che finora tutti e sei i casi risultati positivi a Coronavirus sono stati importati. Ulteriori restrizioni drastiche saranno annunciate nel caso subentrasse una diffusione a livello locale. Ciò potrebbe includere ulteriori restrizioni agli eventi pubblici.
Il Primo Ministro ha inoltre criticato le imprese che, in questa situazione, hanno aumentato i prezzi dei disinfettanti.
Nel frattempo, l’Unione degli Insegnanti di Malta ha dichiarato di aver richiesto un incontro urgente con il Primo Ministro sulla situazione nelle scuole a causa del “panico” generato dallo stato attuale, tanto che molte istituzioni scolastiche hanno registrato una partecipazione di appena il 40% degli alunni.
I colloqui richiesti dal sindacato dovrebbero essere tenuti al fine di portare proprio alla chiusura delle scuole per un periodo temporaneo.
Il governo non ha escluso che potrebbe succedere qualora richiesto dalle autorità mediche.