Da ieri la Regione Puglia ha imposto la quarantena obbligatoria di 14 giorni per viaggiatori in arrivo da Malta, Grecia e Spagna.
Secondo il governatore Michele Emiliano i tre Paesi hanno attualmente una forte circolazione del virus.
La misura è in essere da oggi.
E la Puglia non è l’unica regione che sta valutando misure restrittive dopo che l’arcipelago maltese ha iniziato un picco di contagi che sembra non finire.
L’Emilia Romagna – secondo quanto scritto ieri dal quotidiano «La Repubblica» – comunicherà oggi l’obbligo di tampone a tutti i viaggiatori provenienti da Malta, Spagna, Grecia e Croazia. In altre parole il viaggiatore ha 24 ore per comunicare alle autorità sanitarie il risultato del test al Covid-19.
Malta è tra i Paesi europei con il numero di «positivi» ogni 100.000 abitanti tra i più alti (58,6) e con un tasso di trasmissibilità (R) che ha superato il 2.5 (ogni contagiato ne infetta altri 2,5).
Ieri il viceministro italiano alla Sanità, Pierpaolo Sileri, ha commentato che l’Italia sta valutando test obbligatori per i viaggiatori in arrivo da Paesi a rischio dell’area Shengen. In quel caso si tratta di test effettuati all’arrivo con quarantena obbligatoria di 4/5 giorni e secondo test al termine del periodo.
Ma a quanto pare alcune regioni si stanno muovendo più rapidamente.
Secondo il quotidiano «La Sicilia» il governatore Musumeci starebbe per emanare un’ordinanza di quarantena per gli arrivi da Malta.
La crescita dei contagi a Malta sta destando crescente preoccupazione in Europa. Le repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia e Lituania) hanno già imposto limitazioni ai viaggi da e per Malta, così come Irlanda, Grecia e Slovenia. Il caso lituano è il più severo: i viaggi sono proibiti.