l numero totale dei casi di Coronavirus a Malta continua a salire: la Sovrintendente alla sanità pubblica Charmaine Gauci ne ha confermati altri 11 durante la conferenza di stamattina.
Il primo caso riguarda un gozitano di 69 anni che ha iniziato a mostrare i sintomi il 16 marzo. L’uomo è stato all’estero e non è entrato in contatto con nessuna persona che abbia viaggiato di recente. Il 10 marzo ha avuto un meeting con altre persone ed è probabile che abbia contratto il virus in queste circostanze.
Il secondo caso confermato oggi è un uomo di 63 anni che era stato di recente in Italia. Il 14 marzo ha iniziato a presentare sintomi. Si trovava in quarantena dall’11 marzo.
Il terzo caso è un uomo di 45 anni che il 17 marzo è tornato da Istanbul. Vi si è recato con un’altra persona che presenta al momento gli stessi sintomi. Si è in attesa dei risultati del tampone.
Il quarto caso è una donna maltese di 49 anni, operatore sanitario. Il 17 marzo ha iniziato a ravvisare i sintomi ma non è stata all’estero o in contatto con altri pazienti “sospetti”.
Il quinto caso è un’altra donna maltese, di 71 anni, sposata ad un uomo già testato positivo e ricoverato in ospedale il 16 marzo. La donna lavora con i turisti e quindi è probabile che il contagio possa risalire a questa circostanza.
Il sesto caso è una donna di 36 anni, anche lei operatore sanitario. Ha iniziato a manifestare sintomi il 14 marzo e probabilmente ha avuto contatti con l’altro operatore sanitario già risultato positivo. La paziente è stata messa in quarantena e le autorità stanno cercando di rintracciare eventuali contatti sul posto di lavoro.
Il settimo caso è uno spagnolo di 54 anni che lavora a Malta. Si trovava a Madrid tra il 7 e il 17 marzo e ha iniziato a mostrare i sintomi alla fine del suo viaggio. Da allora è in quarantena. Le autorità stanno rintracciando le persone che si trovavano sullo stesso volo.
L’ottavo caso è un uomo indiano, 31 anni, che vive e lavora a Malta. Fa parte del gruppo degli altri quattro colleghi già confermati. È per questo che le autorità incoraggiano, ove possibile, al telelavoro esortando i datori di lavoro a sostenerlo.
Il nono caso è un uomo maltese di 61 anni che ha iniziato a mostrare i sintomi il 13 marzo. Questo paziente ha una polmonite bilaterale, ma non è in condizioni critiche. Non è in terapia intensiva, ma sotto stretta osservazione.
Sua moglie, di 45 anni, è il decimo caso .
L’undicesimo caso è la madre trentenne del bambino di tre anni che era già risultato positivo. È in buona salute e ha iniziato a mostrare sintomi il 18 marzo.
Il numero totale di casi è ora 64.
Specialmente adesso, con il primo caso che purtroppo presenta complicazioni, è fondamentale che i cittadini seguano le istruzioni.
“È necessario che l’intera popolazione ascolti le nostre direttive” ha affermato in modo duro la Gauci.
Le autorità adesso non stanno più testando solo chi è tornato dall’estero. Finora sono stati eseguiti 2.236 tamponi.