Prosegue lo sciopero di categoria dei medici maltesi che protestano contro gli scarsi provvedimenti del Governo contro il coronavirus.
Secondo i medici maltesi, riuniti nell’associazione di categoria MAM (Medical Association of Malta), la situazione pandemica a Malta si è deteriorata e oggi, mercoledì, è atteso un nuovo record di casi positivi.
Giovedì scorso i medici avevano iniziato uno sciopero di categoria di una settimana per protestare contro le scarse iniziative di contrasto del Governo, in particolare il mancato stop agli eventi di massa. Lo sciopero avrebbe dovuto cessare alla mezzanotte di ieri, ma l’associazione ha deciso di proseguire fino al prossimo venerdì.
L’azione sindacale prevede il blocco alle visite ambulatoriali, specialistiche e chirurgiche, con esclusione dei reparti di ostetricia, oncologia e pronto soccorso.
Lo sciopero sarà sospeso tra il 15 e il 23 agosto, ma riprenderà se il Governo dovesse continuare sulla strada attuale.
Ieri sono stati 29 i nuovi positivi. Il premier Robert Abela ha preso la parola per dire di non preoccuparsi, in quanto si tratta di casi «leggeri».
Il MAM, dal canto suo, ha comunicato che ieri quattro persone sono state ricoverate al Mater Dei con gravi sintomi da coronavirus, portando il totale dei ricoverati presso il principale ospedale maltese a sette.
L’associazione ha sottolineato che, sebbene il Governo abbia proibito eventi di più di 300 persone, continua a consentire quelli fino a 300 con poco o alcun controllo sul distanziamento sociale, generando così le condizioni ottimali per la trasmissione del virus.
«Il Governo» sostiene il MAM, «sembra essere in uno stato di rifiuto, negando l’evidenza del contagio, e basandosi sulla premessa che i ricoveri sono bassi quando le evidenze epidemiologiche mostrano che ci si deve aspettare un decesso ogni 75 nuovi casi in un arco di tempo che va dalle tre alle sei settimane».