Ristoranti a capienza ridotta, sale da ballo «spaziose» e classi con la metà degli studenti: queste alcune delle misure allo studio per preparare il futuro di Malta dopo l’emergenza coronavirus.
Queste sono solo alcune delle misure prese in considerazione da una task force di ministri e consiglieri del Governo incaricati di capire come sarà la vita a Malta dopo il COVID-19.
Da ieri, lunedì 4 maggio, Malta ha iniziato un allentamento delle misure di lockdown entrate in vigore dallo scorso marzo.
«Stiamo osservando un allentamento molto cauto per iniziare, ma questo sarà scaglionato, con ulteriori annunci da seguire», hanno detto fonti governative.
Si procede con cautela, e tutti si chiedono cosa succederà alla «normalità» nei prossimi mesi estivi, tradizionalmente molto importanti per l’economia maltese.
Per quel periodo dell’anno le misure restrittive probabilmente saranno alleggerite, consentendo ai ristoranti in tutta l’isola di riaprire le porte. Ma i tavoli potrebbero dover essere disposti ad una distanza “sicura” e il numero di persone ammesse all’interno del locale potrebbe essere ridotto in modo significativo.
I camerieri dovranno usare costantemente un disinfettante per le mani e gli ispettori potranno entrare per fare controlli a campione. Questo è uno di una serie di scenari che sono stati discussi.
Le discoteche alla fine potrebbero essere autorizzate a riaprire, ma si starà più larghi sulle piste da ballo un tempo affollate, poiché sono allo studio nuove restrizioni “temporanee” sul numero di persone ammesse all’interno dei luoghi di intrattenimento.
Altre misure riguarderanno i cinema, con le poltrone assegnate in maniera alternata.
Il distanziamento sociale continuerà, almeno per il momento, e si continuerà a incentivare il lavoro da casa, quando possibile.
Le scuole sono state tra le prime a chiudere quando il virus ha raggiunto l’isola – anche per questo le autorità sono diffidenti riguardo una loro riapertura.
Limitare il numero di studenti nella classe e forse introdurre un elenco diviso per lettere, in cui i bambini vanno a scuola in giorni alterni, sono due possibilità sul tavolo.