In questa orribile epidemia globale tutti sono chiamati a fare sacrifici. Tutti tranne una categoria, scrive Dario Morgante.
Nel pieno della pandemia globale la lobby maltese del cacciatori sta facendo pressioni sul Governo perché la stagione venatoria apra senza esitazioni.
Tutti a casa, dunque, come raccomandano il Ministro della salute Chris Fearne e la Sovrintendente alla salute pubblica Charmaine Gauci, tranne quelli impegnati in lavori urgenti o non procrastinabili.
Come la caccia.
Naturalmente si potrà spaccare il capello in quattro: non c’è, al momento, obbligo di quarantena a Malta, e ovviamente ogni bravo cacciatore andrà a sparare mantenendo la distanza di sicurezza, evitando assembramenti e lavandosi le mani.
Resta il fatto che un’attività ludica ha il consenso delle autorità ad essere praticata, mentre altri settori stanno pagando un prezzo altissimo nella lotta a questa epidemia.
Alberghi e ristoranti restano chiusi, come le palestre, i bar, i club, i negozi non necessari, i saloni di bellezza, i barbieri. Decine di migliaia di persone hanno perso il posto di lavoro e vivono con angoscia ogni ora del giorno, chiedendosi quando finirà, se finirà.
Ma a quanto pare la lobby dei fucilatori è esente da tutto questo.
Perché se ne laverà bene le mani.