Che significa essere italiani a Malta ai tempi del Covid-19 e, soprattutto, che significa gestire un sito di commenti, curiosità e anche informazione su Malta per italiani? Questa mattina è stata ufficializzata la notizia del primo caso di coronavirus sull’isola, con la precisazione che si tratta di una bambina italiana. Una notizia drammatica ma attesa, che forse aiuterà a fare chiarezza.
Noi italiani di Malta abbiamo vissuto per giorni, settimane, questa doppia dimensione: da un lato le drastiche e necessarie misure in Italia, con le notizie provenienti da “casa” che si susseguivano martellanti, giorno dopo giorno sempre più drammatiche; dall’altra la normalità apparente nella nostra nuova terra, dove si sono continuate regolarmente le attività didattiche, ma hanno avuto luogo anche eventi culturali, manifestazioni sportive, proteste politiche, attività turistiche e quelle, instancabili, dell’edilizia.
A molti degli italiani presenti sull’isola pareva implausibile che non si fosse ancora registrato alcun caso, con la grande mole di turisti e il continuo andirivieni dall’estero. Ma la tranquillità era solo apparente: a fine febbraio i portuali avevano già protestato per l’arrivo di merci provenienti dall’Italia senza una reale garanzia sulla loro sicurezza, fino a che ieri, su pressione dell’ordine dei medici, il Governo ha deciso di non fare attraccare al porto della Capitale una nave da crociera con circa 2000 persone sulla quale un passeggero, già evacuato, era risultato positivo al Covid-19. Il Presidente dell’Ordine Martin Balzan ha detto al quotidiano in lingua inglese MaltaToday che il Paese non ha la capacità di gestire un’epidemia di quella portata.
La mia esperienza di blogger nell’ultima decina di giorni è stata quasi quella di un servizio turistico. Non è un buon momento per viaggiare, specie se sei italiano. Lo hanno dimostrato dubbi e timori di molti aspiranti turisti che chiedevano chiarimenti e spiegazioni in rete. Così come alla redazione del Corriere di Malta, diverse richieste di informazioni sono arrivate anche alla pagina Facebook di Molto Malta e nei commenti in calce a uno degli articoli sul coronavirus.
Si chiedeva: Sarà possibile venire da Torino? Che sicurezza ci viene garantita? Com’è la situazione? Ci lasceranno partecipare alla maratona se veniamo dal centro Italia?
Personalmente, in questo momento, avrei scoraggiato chiunque dall’intraprendere viaggi che appaiono tutto sommato irresponsabili, ma non sta a me sostituirmi alla coscienza dei singoli e tanto meno alle autorità maltesi le cui misure preventive fino a oggi non sono state particolarmente rigide. Il turismo dopo tutto è una voce molto importante del Pil di questo Paese piccolo, meraviglioso e contraddittorio.