Le conseguenze dell’emergenza Covid-19 si abbattono sui lavoratori extracomunitari, che dovranno scegliere fra il rimpatrio o la perdita del visto.
Secondo diverse segnalazioni pervenute al quotidiano on-line in lingua inglese Lovin Malta, alcune aziende avrebbero deciso di non rinnovare i contratti lavorativi dei dipendenti provenienti da paesi terzi.
Fra queste, la Staff Services Ltd. ha inviato una mail ai propri dipendenti avvisandoli dei provvedimenti presi in seguito all’emergenza Coronavirus.
Come si legge nella mail: “Vista la situazione attuale a Malta, ci dispiace comunicarvi che non ci troviamo nella posizione di rinnovare il vostro permesso lavorativo una volta scaduto.”
“Vi consigliamo di prendere i dovuti provvedimenti e di acquistare un biglietto aereo di ritorno per il vostro Paese d’origine, poiché il vostro permesso di residenza verrà revocato una volta terminato il contratto lavorativo.”
“Informeremo Jobs Plus e Identity Malta una volta raggiunto il termine del contratto, per cui vi suggeriamo di comunicarci le azioni intraprese per un vostro rientro al Paese d’origine”.
La mancata osservanza di tali misure potrebbe inoltre avere ripercussioni sui permessi di viaggio degli interessati all’interno dell’UE.
I dipendenti che decideranno di restare a Malta potrebbero infatti venire banditi dall’ingresso in area Schengen per un periodo che varia dai 3 ai 5 anni.
“Siamo stati informati dalla polizia che la permanenza a Malta senza un valido permesso di residenza è illegale, e che così facendo verreste deportati. Il vostro passaporto verrebbe inoltre soggetto a un divieto per spostamenti successivi.”
Conclude il comunicato dell’azienda ai propri dipendenti.
La Staff Services, azienda specializzata nell’assunzione di personale del settore alberghiero, non è l’unica ad aver adottato simili misure.
Se infatti da un lato la crisi stia colpendo particolarmente il settore turistico, con la chiusura imposta di bar e ristoranti, è anche vero che sono circa 13mila i lavoratori provenienti da paesi terzi registrati su Jobsplus.
Come osservato da Lovin Malta, un rimpatrio di massa arrecherebbe ulteriori danni all’economia maltese; inoltre migliaia di persone si ritroverebbero disoccupate e bloccate a Malta.
Nel frattempo, il Governo maltese ha promesso di introdurre nuove misure per arginare una possibile crisi finanziaria.