Crescono velocemente i casi di contagio a Malta nelle ultime due settimane, settimane che coincidono, tra l’altro, con il primo allentamento delle misure restrittive annunciate dal Governo maltese agli inizi di maggio.
Secondo il MAPHM (Malta Association of Public Health Medicine) Malta potrebbe essere all’inizio della seconda ondata di Coronavirus e gli ulteriori allentamenti annunciati lo scorso lunedì, che suggeriscono che il Paese sia sulla buona strada per un ritorno alla normalità, sono da definire “fuorivanti e pericolosi”.
In una recente dichiarazione Sascha Reiff, presidente della MAPHM e direttore dei COVID-19 test center di Malta, ha dichiarato come gli effetti della prima fase di transizione sono leggibili nel numero di casi attivi che sta nuovamente aumentando. Il fattore R0 è tornato ad essere superiore ad 1 nell’ultima settimana e, in proporzione, il numero di nuovi casi pro capite a Malta è superiore a quello di Italia, Spagna, Germania e Francia.
La media dei nuovi positivi al Coronavirus è aumentata nelle ultime settimane e questo temiamo sia dovuto alla decisione del Governo di riaprire i negozi di beni non essenziali all’inizio di questo mese. Ora possiamo benissimo dire di essere all’inizio della seconda ondata.
D’altro canto, i membri della MAPHM hanno affermato che se da una parte riconoscono le conseguenze “devastanti” sulla salute economica e mentale di queste restrizioni sugli individui, dall’altra sono certi che la situazione potrebbe peggiorare se i contagi sfuggissero al controllo. “Dovremmo imparare dalle tragedie che si stanno verificando nei Paesi vicini ed evitare una ripresa travolgente dei casi”
L’allentamento attuale delle misure restrittive a Malta è in linea sia con la tabella di marcia dell’Unione Europea che con le direttive dell’OMS-Europa, ma come affermato dal direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “non bisogna essere superficiali”. La MAPHM fa eco a questa dichiarazione poiché, nonostante gl sforzi, la capacità del sistema sanitario maltese potrebbe essere rapidamente superata se le misure saranno allentate troppo rapidamente e se la popolazione smetterà di rispettare il distanziamento sociale, l’uso delle mascherine e tutte le misure igienico-sanitarie necessarie.
“Portare al limite, o peggio ancora, superare le capacità del nostro sistema sanitario potrebbe comportare fin troppo facilmente difficoltà non solo nella gestione dei casi COVID, ma di tutti gli altri problemi sanitari, non per forza legati al coronavirus, che la nostra popolazione potrebbe affrontare. L’economia dipende da una popolazione sana ed ora più che mai dobbiamo attenerci alle misure necessarie per salvaguardare la salute pubblica. Dobbiamo rinnovare continuamente il nostro impegno a mantenere il distanziamento sociale, evitare contatti e uscite non necessarie e promuovere l’uso corretto delle mascherine nella comunità. Invitiamo il Governo e i responsabili politici a garantire che i principi di salute pubblica e gli studi epidemiologici stabiliscano il cambiamento responsabile delle misure di sicurezza e provvedano ad una loro reintroduzione tempestiva qualora il fattore R0 dovesse aumentare nuovamente”.