Conferenza stampa straordinaria oggi, domenica 26 aprile, della Sovrintendente alla Salute Charmaine Gauci e del Ministro della Salute Chris Fearne. Durante il briefing è stato annunciato che nella giornata di ieri non è stato trovato nessun positivo al test per il Covid-19.
I sacrifici delle ultime sei o sette settimane stanno dando i loro frutti e ora si può, piano piano, iniziare a guardare avanti e allentare alcune delle misure restrittive adottate.
Queste sono le parole del Vice Primo Ministro Fearne durante la conferenza stampa di stamattina. Per adesso, è fondamentale rimanere a casa e uscire solo se necessario, per salvaguardare le persone più fragili.
Fearne ha inoltre affermato che la pandemia non è finita, come si può vedere negli altri Paesi che si trovano ad affrontare una situazione molto più difficile di quella maltese. Le misure che sono state messe in atto nelle ultime settimane rimarranno, ma alcune di esse saranno allentate nei prossimi giorni come la reintroduzione di alcuni dei servizi sanitari che sono stati interrotti per consentire alle autorità di concentrarsi sulla diffusione del virus. La “normale” vita sociale verrà gradualmente ripristinata e l’attività economica verrà riattivata.
Il Ministro ha inoltre dichiarato che i cittadini dovranno continuare a seguire le istruzioni delle autorità sanitarie, considerando anche la possibilità di una seconda ondata del virus, che deve essere contenuta il più possibile.
Ha infine affermato che una volta allentate le misure, c’è ancora la possibilità che vengano re-implementate se la situazione dovesse peggiorare.
Dal 7 marzo, Malta ha visto crescere, seppur lentamente, il numero dei contagi: ad oggi sono 448, ma altri 33 sono guariti: il numero guariti continua a salire, solo 162 sono le persone attualmente positive. Non ci sono però certezze che questi siano adesso immuni al virus.
Il 60% dei pazienti affetti da Covid-19 a Malta è di sesso maschile e il 40% di sesso femminile. La fascia d’età più colpita è quella tra i 20-35 anni. Tra i pazienti quindi ci sono stati pochi anziani e quindi pochi ricoveri in terapia intensiva.