La Sovrintendente alla Salute Charmaine Gauci ha tenuto la sua settimanale conferenza stampa oggi, alle 12.30, comunicando particolari dettagli sui nuovi casi di Coronavirus a Malta.
Sono 38 nuovi casi di COVID-19 e 18 i pazienti guariti, ma a destare preoccupazione è il numero crescente delle persone anziane che hanno recentemente contratto il virus.
La Sovrintendente alla Salute Charmaine Gauci ha aperto la sua settimanale conferenza stampa oggi porgendo le sue sentite condoglianze alla famiglia dell’anziana donna che stamattina è deceduta al Mater Dei dopo essere stata trovata positiva lo scorso 26 agosto.
Congratulandosi con medici e infermieri che stanno svolgendo alacremente il proprio lavoro, la dott.ssa Gauci ha evidenziato come adesso, i focolai, siano passati da i principali centri di intrattenimento dell’isola, come Paceville, alle casa di cura per anziani, alzando così sensibilmente la media dei positivi.
D’altro canto però il numero dei contagi nel posto di lavoro stanno diminuendo, dimostrando così come le misure in atto – distanziamento e mascherina – stiano funzionando.
Altre importante informazioni:
- Del totale dei casi attivi. 20 si trovano a Gozo
- La lista “ambrata” dei Paesi per questa settimana rimane invariata
- Dai random test effettuati in aeroporto, 11 viaggiatori sono risultati positivi
- Proprio oggi è stata lanciata un’app per il tracciamento dei contatti – COVID Alert Malta. Maggiori informazioni sono disponibili su covidalert.gov.mt
- Due persone si trovano ricoverate in terapia intensiva e le loro condizioni destano preoccupazioni.
- Non ci sono stati nuovi casi tra i richiedenti asilo nell’ultima settimana, quindi i casi attivi tra i rifugiati stanno diminuendo.
- Il 30% dei casi sono definiti sporadici, mentre il 70% dei casi è relativo a pazienti positivi noti.
- Solo il 5% circa dei casi è stato segnalato tra i bambini, in linea con le tendenze internazionali ed è emerso che iquesti hanno molte meno probabilità di sviluppare complicazioni.
- Ieri sono stati effettuati 2632 tamponi per un totale di 226.330 dall’inizio della pandemia, il 7 marzo 2020.