Maltapost ha sospeso il servizio postale con la Cina. Nel frattempo grosse catene di vendita al dettaglio sono preoccupate per il mancato arrivo della merce.
MaltaPost ha sospeso il servizio postale con la Cina con effetto immediato a causa dell’epidemia del Coronavirus.
La decisione è stata presa a causa dei molti voli cancellati o posticipati dalla Cina, nessun allarmismo ma semplici precauzioni, infatti le 1.800 persone uccise dal Coronavirus vivevano quasi tutte in Cina e, in buona parte, si trattava di persone anziane.
Il Ministro della salute maltese Chris Fearne ha confermato che il temuto virus non ha mai raggiunto le coste maltesi, infatti tutti i passeggeri provenienti da Stati a rischio vengono scrupolosamente monitorati.
Sono state inoltre installate strutture di quarantena all’aeroporto e al Grand Harbour.
Un’altra fonte di preoccupazione sono le importazioni di merce dalla Cina da parte di grossisti e commercianti al dettaglio quali Tal-Lira, JB Stores e Homemate.
Tal-Lira importa fino all’80% della sua merce dalla Cina, secondo la portavoce Carmel Schembri. Mentre per alcune forniture non ci dovrebbero essere complicazioni, altre che stazionano a Singapore sarebbero in quarantena.
Anche JB Stores, che importa dalla Cina il 60% della sua merce, ha espresso preoccupazione. Un suo portavoce ha così descritto la situazione attuale: «Abbiamo ordinato un’ultima spedizione di scorte invernali che non è ancora arrivata, quindi è improbabile che la metteremo in vendita quest’anno e dovremo immagazzinarla fino al 2021».
«Ci aspettiamo anche un ritardo nella consegna delle nostre scorte estive e sentiremo davvero il problema intorno ad aprile o maggio. Abbiamo cercato di ottenere stock simili dai fornitori in Europa, ma erano troppo costosi. Naturalmente, siamo preoccupati per la pressione che si presenterà più avanti nel corso dell’anno, al momento possiamo solo cercare di ottenere maggiori informazioni dai nostri fornitori».
Fonte: Times of Malta e Lovin Malta