Un souvenir indesiderato quello contratto dalla coppia olandese in viaggio a Gozo che, a seguito dei primi sintomi di febbre, letargia e diarrea comparsi una volta rientrati nel proprio Paese, insieme all’equipe medica si sono trovati di fronte all’evidenza di aver contratto la brucellosi.
Nota anche come febbre mediterranea o febbre di Malta, la brucellosi è una malattia molto rara contratta dagli esseri umani che entrano in contatto con animali infetti o con il loro latte, registrata nell’arcipelago l’ultima volta nel 2003 quando però fu un turista a “importarla”.
In un primo momento i medici olandesi avevano escluso la possibilità che la coppia avesse contratto l’inusuale malattia ma, una volta registrato un sostanziale peggioramento dei sintomi della donna, gli specialisti hanno spinto per fare un test che ha rivelato l’inaspettato risultato sottoponendo fin da subito la coppia ai trattamenti indicati.
Eppure sembrava una vacanza indimenticabile per Frans van Rumpt che insieme alla sua compagna stava scoprendo le bellezze dell’arcipelago, il Paese ove aveva ottenuto il sì della fidanzata a seguito della proposta fatta in cima di una collina gozitana affacciata sul Mar Mediterraneo, come raccontato dai due ai microfoni del Times of Malta:
«Abbiamo trascorso una meravigliosa vacanza in compagnia di alcuni amici con cui abbiamo esplorato le isole. Ho anche fatto la “proposta” alla mia ragazza e lei ha detto di sì! Eravamo al settimo cielo ma questa esperienza ha rovinato i nostri ricordi»
Infatti, la coppia di futuri sposini avrebbe contratto la malattia in un ristorante a Gozo dove avrebbero consumato la specialità locale, il Gozitan ġbejna, pur avvisati dal cameriere che il piatto era realizzato direttamente dall’allevamento del ristorante con latte non pastorizzato.
Mentre i due si trovano ancora sotto somministrazione di antibiotici per sconfiggere la rara patologia, il ristorante ha fatto sapere alla stampa di non aver mai riscontrato casi simili in precedenza e di essere in contatto con le autorità per prendere le misure preventive indicate dalle istituzioni:
«Il nostro bestiame è registrato e vaccinato, consumiamo i nostri prodotti quotidianamente e non abbiamo mai avuto problemi del genere. Tuttavia prendiamo molto sul serio questa situazione»
Sempre per parola del portavoce dell’attività, l’ultima ispezione all’allevamento del ristorante risalirebbe al 3 ottobre 2022, con frequenza e date stabilite direttamente dalla Direzione del Regolamento Veterinario.
Sull’argomento il giornale maltese in lingua inglese ha interpellato anche la Sovrintendente alla Sanità Pubblica, Charmaine Gauci, la quale ha confermato l’apertura delle indagini da parte delle autorità maltesi che hanno contattato anche la coppia per ottenere maggiori dettagli sul contagio della malattia molto rara e che già nel 1995 era stata riscontrata all’interno di un lotto infetto di prodotti caseari.
Gauci ha inoltre assicurato come le autorità sanitarie siano impegnate ogni giorno con la Direzione Veterinaria nel garantire le regolari ispezioni su allevamenti e animali e, in caso di un esemplare infetto, a provvedere all’abbattimento dell’intero gregge.
La brucellosi conserva un periodo di incubazione che varia dai 5 a 60 giorni con i sintomi che possono comparire in modo acuto o insidioso e, se non trattata, la malattia può diventare cronica o portare addirittura alla morte.
Per questa ragione Frans van Rumpt ha preferito vedere il bicchiere mezzo pieno della vicenda:
«In un certo senso sono stato fortunato, molte altre persone potrebbero ammalarsi tra mesi e non avere idea di cosa li stia colpendo»