Il Consiglio notarile di Malta ha emanato una direttiva in cui ordina ai notai di non firmare né compilare il nuovo modulo rilasciato dall’agenzia Identità. Il provvedimento è da intendersi «con effetto immediato» e «fino a nuovo avviso», si legge nel breve comunicato diffuso mercoledì a mezzo social dal Maltese Notarial Council.
La disposizione fa seguito alla recente presa di posizione di Identità, che ha scelto di introdurre nuove regole che impongono a cittadini stranieri che fanno richiesta per ottenere il permesso di soggiorno, di esibire un contratto di locazione immobiliare ufficialmente autenticato da un notaio, un avvocato o un procuratore legale. Fino a prima, ai richiedenti “bastava” presentare un contratto d’affitto registrato presso l’Housing Authority.
La novità, entrata in vigore a inizio mese, secondo l’agenzia serve ad aggiungere un ulteriore livello di verifica per garantire l’affidabilità delle informazioni fornite a Identità dagli stranieri che presentano domanda per ottenere il permesso di soggiorno.
Una misura messa in atto sull’onda dello scandalo che nelle ultime settimane ha travolto la stessa agenzia responsabile del rilascio dei documenti di identità maltesi, e che avrebbe visto almeno 18.000 cittadini stranieri, per la maggior parte extracomunitari, ricevere carte d’identità dietro il pagamento di tangenti. Per emetterle, i presunti funzionari complici del racket avrebbero falsificato documenti come permessi di soggiorno, contratti di locazione e certificati di matrimonio.
Il polverone è stato sollevato dall’avvocato ed ex parlamentare nazionalista Jason Azzopardi ed è ora oggetto di inchiesta da parte della magistratura. Da allora diversi cittadini maltesi hanno denunciato casi di sospetto furto dei propri indirizzi di casa, ma anche dati personali per accedere ai servizi del sistema sanitario nazionale.
Il Consiglio notarile di Malta che ha intimato il collegio notarile invitandolo a non firmare il nuovo modulo rilasciato dall’agenzia Identità per ufficializzare i contratti di locazione, ha commentato la scelta dichiarando ai media maltesi di «insistere sul fatto che dovrebbe sempre esserci certezza del diritto» visto che, dice un portavoce dello stesso Consiglio a Times of Malta, «senza la testimonianza della firma e la garanzia che la persona che firma il documento sia chi dice di essere, attraverso un documento di identificazione non c’è certezza giuridica».