La Commissione nazionale per la promozione dell’uguaglianza (NCPE) si è definita “seriamente preoccupata” dopo che nei giorni scorsi tre poliziotti sono finiti sotto accusa per aver presumibilmente sequestrato ed aggredito alcuni cittadini stranieri, “scegliendoli” sulla base del colore della pelle e della nazionalità.
Una grave quanto cattiva condotta, contrastata dall’azione immediata messa in atto dalle forze dell’ordine ed elogiata dalla Commissione, che in una nota ha sottolineato come episodi di questo tipo, oltre ad essere deplorevoli di per sé, rovinino anche la reputazione del Corpo di polizia stesso nella sua integrità.
L’organizzazione ha inoltre ribadito che, ovunque accadano, i casi di razzismo violento non sono mai episodi isolati, ma sempre connessi a un contesto di disuguaglianza sociale dove i comportamenti legati all’odio vengono normalizzati.
«Tutti i casi di razzismo, discriminazione e intolleranza sono un affronto a una società democratica e come tali dovrebbero essere trattati con la massima serietà», ha affermato la Commissione, invitando tutte le istituzioni pubbliche a mettere in atto una serie di controlli al fine di identificare episodi di razzismo sistemico ed intraprendendo azioni necessarie a garantire che ogni gruppo sociale a Malta sia considerato e trattato come membro ugualmente prezioso per la società.
Inoltre, conclude la NCPE, «nella sfera pubblica ogni persona ha la responsabilità di promuovere i valori di uguaglianza e inclusione sociale e di astenersi dal diffondere ostilità nei confronti di gruppi basati sulla nazionalità o sul colore della pelle».