Sta facendo parecchio discutere la vicenda dell’anatra che è stata confiscata dalla polizia a un circo, dove è poi ritornata dopo essere stata consegnata al Dipartimento di protezione degli animali in seguito ad una segnalazione per presunti maltrattamenti.
Alcune fonti avrebbero riferito a Lovin Malta che il tutto si sarebbe verificato il 22 dicembre scorso al Cirkella Circus di Bahar ic-Caghaq, sotto un tendone collocato all’interno del parco Splash and Fun.
La chiamata alle forze dell’ordine sarebbe scattata da Sarah Grech, una delle persone presenti allo spettacolo per famiglie in programma per quel giorno che, come afferma lei stessa sui social avrebbe assistito a qualcosa di ben poco “divertente”, una scena in cui uno chef giocoliere avrebbe tirato fuori un’anatra da un finto forno, per poi lanciarla verso il pubblico. «Ogni volta che l’anatra colpiva gli spalti di metallo o il pavimento di pietra, si muoveva a fatica prima di essere afferrata e lanciata di nuovo in aria» scrive la donna su Instagram, aggiungendo che al tentativo del fidanzato di chiedere spiegazioni all’organizzatore in merito all’accaduto, quest’ultimo si sarebbe rivolto a loro domandando: «State insinuando che amo maltrattare gli animali?».
Sul caso è stata avviata un’indagine da parte delle autorità preposte, come confermato dal Commissario per il Benessere degli animali Alison Bezzina che ha inoltre lanciato un appello affinchè chiunque abbia assistito alla scena possa fornire prove, come video o altro materiale, per aiutare le indagini. Nel frattempo però l’animale è tornato nelle mani dei suoi proprietari, quindi del circo e, malgrado non siano ancora state fornite informazioni ufficiali sul suo stato di salute, il portale maltese parla di alcune lesioni a diverse parti del corpo.
Nonostante l’incidente, lo spettacolo circense sembra essere stato pubblicizzato con l’indicazione “Nessun animale”, anche perché a Malta c’è una legge che lo vieta dal 2014, la stessa legge attualmente in fase di revisione con la necessità di rivedere, tra le altre cose, alcune aree grigie tra la definizione di zoo e circo. A questo proposito, risale al mese scorso la protesta delle Ong radunate fuori dal Mediterraneo Marine Park per chiedere la chiusura della struttura dopo la morte “sospetta” di tre delfini. Accuse rigettate di netto dal Parco che ha ribattuto difendendo le esibizioni come “educative”, assistiti inoltre da un veterinario che si occupa di tutelare il benessere degli animali.