Continuano le controversie legate alla gestione del settore cinematografico locale; l’ennesimo scandalo l’ha fatto la rivelazione dello stipendio elargito al Commissario del Cinema Johann Grech, non solo per l’importo di per sé, ma per il fatto che nel giro di tre anni abbia beneficiato di un aumento di oltre il doppio di quanto percepito nel precedente contratto fissato a 60mila euro all’anno, ora lievitati a 150mila euro.
Ma non è tutto: Grech riceve anche una “indennità di disturbo” pari a 11.500 euro, poi altri 10.000 euro di “rimborsi spese”, un telefono cellulare e un’auto completamente spesati così come eventuali viaggi all’estero e le quote di iscrizione ad associazioni dell’industria cinematografica. Insomma, un “pacchetto finanziario” che si aggira attorno ai 12.500 euro mensili.
L’informazione, ottenuta da The Shift News attraverso una richiesta basata sulla libertà di informazione (Abela e il ministro del Turismo non hanno mai diffuso alcun dettaglio, nonostante si tratti di denaro pubblico), ha gettato su tutte le furie il Partito Nazionalista che ha accusato il governo di “ingordigia” in un momento storico in cui la gente fa fatica ad arrivare a fine mese con il continuo rialzo dei prezzi.
«Le priorità del Partito Laburista sono completamente sbagliate. Trovano i soldi per i loro interessi, ma non riescono a trovare i fondi per gli insegnanti o soluzioni all’incremento del costo della vita» si legge nel comunicato firmato da Ivan Castillo e Julie Zahra, rispettivamente ministri ombra del Settore Marittimo e della Cultura, che incalzano: «Questo significa “arricchirsi”. Il governo si diverte alle spalle dei cittadini mentre mangia e ingrassa».
L’opposizione ha inoltre “ricordato” che Grech e la Film Commission sono attualmente oggetto di un’indagine da parte del revisore generale per lo schema dei contributi alle produzioni cinematografiche, e ciò avviene «mentre si continua a dissipare milioni provenienti dal popolo».
Un astio fomentato anche continuo rifiuto del ministro del Turismo nel diffondere i dettagli delle spese dei Malta Film Awards e del Mediterranean Film Festival nonostante le numerose interrogazioni parlamentari, e nonostante la Film Commission sia stata obbligata a rivelare di aver corrisposto 120mila euro all’autore britannico David Walliams per presentare gli “Oscar del Cinema” maltese nel 2022.