E’ arrivato il via libera della Planning Authority (PA) per la realizzazione di un grattacielo da 33 piani che, su progetto della società PX Lettings, svetterà sullo skyline di St. Julian’s estendendosi in un’area di 3.400 metri quadrati nel cuore dell’animato quartiere di Paceville, erigendosi all’interno di quella che viene definita dai progettisti come una piazza tentacolare aperta al pubblico.
La torre comprenderà 58 appartamenti, uffici, un business centre, hotel, negozi, ristoranti ed un parcheggio sotterraneo distribuito su sei livelli ed in grado di accomodare fino a 259 vetture.
Quid cardine per l’approvazione del piano, un accordo tripartito tra PX Lettings, PA e Transport Malta, che imporrà al costruttore la stesura di un piano “green” da presentare entro i prossimi tre mesi e finalizzato alla riduzione del traffico automobilistico del 40% negli orari di punta, offrendo un approccio maggiormente ecologico nella scelta delle modalità di trasporto di residenti e lavoratori.
Con queste premesse, Times of Malta riferisce che il progetto è andato incontro all’approvazione del Consiglio ottenendo nove voti favorevoli e due contrari, quest’ultimi, espressi dal rappresentante delle ONG Romano Cassar e dal sindaco di St. Julian’s, Guido Dalli.
Nello specifico, la preoccupazione enunciata da Cassar riguarderebbe proprio il piano “green” richiesto al costruttore ed i dubbi sulla presenza di effettivi vincoli qualora non venisse rispettato.
A rispondere ci hanno provato gli esperti di viabilità ingaggiati proprio da PX Lettings, confermando la volontà di predisporre azioni come quella di incentivare le attività commerciali che sorgeranno nella torre ad offrire ai propri dipendenti modalità di trasporto alternative.
Inoltre, sempre secondo gli esperti, gli studi sulla viabilità confermerebbero la fattibilità del progetto che, secondo le stime, potrebbe causare l’aumento del traffico solo in uno specifico svincolo ed a livelli considerati accettabili.
Nonostante ciò, la valutazione dell’impatto sociale avrebbe evidenziato enormi dubbi da parte dei residenti: il 70,8% degli intervistati si sono detti infatti in disaccordo con il progetto, mentre rimangono fermi al 15,6% i favorevoli.
Dalla parte dei “contrari” vi è inoltre il Comune di St. Julian’s e Guido Dalli, il quale, seppur ammettendo il fascino architettonico del progetto, si è soffermato proprio sull’inascoltata volontà cittadina.
Il motivo principale della diffusa opposizione sarebbe riconducibile all’eccessiva edificazione del quartiere rinomato per la vivace movida, traducendosi così in un inevitabile inasprimento della qualità di vita dei residenti e delle condizioni del traffico.
A tali preoccupazioni, l’architetto responsabile del progetto si sarebbe limitato a rispondere puntando il dito sulla diffidenza che i cittadini maltesi nutrono nei confronti dei grandi edifici, spiegando come il grattacielo si erigerà “solamente” a circa 121 m sopra il livello stradale.
Alla vista dei rendering, una volta sancita la conformità ai diktat del Piano Strategico per l’Ambiente e lo Sviluppo, il Presidente del consiglio di amministrazione della PA Emmanuel Camilleri si è congratulato con gli architetti per il design del progetto, da più parti simpaticamente soprannominato “nido d’ape” o “formaggio svizzero” per via delle finestre circolari e le ampie terrazze previste nell’edificio:
«Il design architettonico è un’opera d’arte. Come tale sarà apprezzato da una parte della città e detestato dall’altra»
Il funzionario competente già da tempo aveva raccomandato l’approvazione sostenendo come il progetto avrebbe rigenerato Paceville, ritagliandosi il ruolo di “entrata principale” del cuore pulsante di Paceville.