Sulle 14mila fotografie scattate da una fotocamera nascosta in un bagno per le donne, arrivano subito le prime precisazioni.
La vicenda è venuta alla luce lunedì durante la testimonianza dell’esperto informatico Martin Bajada nell’ambito del processo a Florinda Sultana e Alberto Buttigieg, accusati di aver riciclato del denaro sporco attraverso la gestione di due ristoranti: il “Capo Mulini” a Marsaxlokk, amministrato da Buttigieg, e il Porticello a Valletta, affidato alla Sultana.
Sia la Sultana che Buttigieg hanno negato qualsiasi coinvolgimento in attività illegali.
Bajada non ha specificato in quale locale erano state scattate le 14mila immagini “rubate”, e per evitare equivoci i titolari del “Capo Mulini” hanno deciso di spazzare via ogni sospetto con una dichiarazione ufficiale.
Sul profilo Facebook del locale è stato pubblicato un post nel quale si respinge qualsiasi collegamento con le foto scattate segretamente:
«A seguito di varie notizie apparse sui portali di informazione, Ristorante Capo Mulini smentisce categoricamente che qualsiasi apparecchiatura di registrazione sia stata mai installata e/o trovata nei bagni del ristorante e utilizzata per attività illegali. Il Ristorante Capo Mulini smentisce anche con forza le affermazioni secondo le quali 14.000 immagini sarebbero state scattate o sarebbero state in loro possesso, o in possesso dei loro dipendenti».
Fin qui la precisazione. Per esclusione, dunque, si potrebbe dedurre che le foto siano state scattate nell’altro ristorante oggetto dell’indagine di riciclaggio.
Ma almeno per ora, non c’è nulla di ufficiale. Ieri sulla pagina Facebook del “Porticello” è stato pubblicato un solo post. A corredo di un piatto prelibato c’era scritto: «Sei un amante del pesce crudo?».
A seguito della testimonianza dell’esperto informatico Martin Bajada, il magistrato ha ordinato al commissario di polizia di indagare sulla questione e ha impartito istruzioni affinché l’Autorità per il turismo maltese, responsabile della concessione di licenze ai ristoranti, venisse informata dello sviluppo dell’inchiesta.