Come vi avevamo raccontato pochi giorni fa, nei prossimi mesi i primi “cannabis club” inizieranno ad operare a Malta tramite associazioni riconosciute dalle autorità competenti, per un “consumo consapevole” dei cannabinoidi dopo la legalizzazione della sostanza nel Paese.
Ad annunciarlo ci aveva pensato il presidente esecutivo dell’ARUC (Autorità per l’uso responsabile della cannabis), Leonid McKay, che aveva confermato la concessione delle prime due licenze operative alle associazioni KDD Society e Ta’ Zelli, le prime pronte a prendere in mano la distribuzione della sostanza, sferrando un duro colpo al mercato nero che, come ricorda LIUC, raccoglie dagli 8 ai 10 miliardi ogni anno dalla commercializzazione di marijuana e hashish.
Nonostante il tentativo di promuovere un consumo responsabile della cannabis, però, nelle ultime ore sono già usciti allo scoperto i primi “furbetti” che cercano di sfruttare il nascente mercato creando un sito web che si “spaccia” (termine fu mai più azzeccato), per il sito web ufficiale della seconda associazione citata nel corso delle precedenti righe.
Ad alzare l’attenzione ci ha pensato proprio l’ARUC che, nella giornata di venerdì, ha rilasciato un comunicato sulla propria pagina Facebook avvertendo i consumatori riguardo la tentata truffa da parte di «sconosciuti che cercano di fingersi una delle due associazioni autorizzate ad operare», ricordando inoltre ai potenziali membri di fidarsi unicamente delle informazioni riportate dal sito web dell’Autorità.