Sono passati appena sei mesi da quando Malta è diventato il primo Paese dell’UE a legalizzare la coltivazione e l’utilizzo di cannabis per uso personale e, secondo quanto dichiarato dal Segretario parlamentare per le Riforme, Rebecca Buttigieg, sembrerebbe che il governo sia sulla buona strada per aprire i primi “cannabis club” entro la fine dell’anno.
«Malta ha avuto il coraggio di affrontare la realtà e di fare una riforma storica per l’uso responsabile della cannabis. Si è trattato di un enorme salto in avanti; siamo il primo Stato membro dell’UE a compiere questo passo» ha sottolineato Buttigieg ai microfoni di Lovin Malta, specificando che la creazione dell’Autorità responsabile per l’uso della cannabis (ARUC) svolgerà un ruolo importante, impegnandosi a garantire che la legge venga applicata in modo responsabile da tutti gli operatori coinvolti.
La normativa prevede infatti che la cannabis ad uso personale possa essere coltivata anche da associazioni, per lo più non governative, soggette alla regolamentazione da parte dell’ARUC, e che dovranno rispettare specifici criteri al fine di beneficiare della licenza. Tra i vari requisiti, compare la presenza di una fedina penale pulita, essere residenti a Malta, non aver alcun tipo di legami con associazioni criminali, essere in possesso di certificati di formazione per tutti i dipendenti, fornire un piano d’azione che includa specifiche relative a coltivazione, stoccaggio e consegna della merce.
Sebbene il processo di regolamentazione sarà avviato tra sei mesi, il Segretario parlamentare per le Riforme ha esortato gli interessati ad iniziare le varie procedure, ricordando inoltre alle persone che è già possibile coltivare e fumare cannabis in ambienti domestici, oltre ad ottenere la cancellazione dalla fedina penale per tutti coloro che finora risultavano avere precedenti penali per possesso della sostanza.