La pagina Facebook della campagna End Racism MT, organizzata dalla Direzione per i diritti umani in seno al Ministero dell’Uguaglianza e delle Riforme ed in parte finanziata dall’UE, è stata letteralmente sommersa di commenti di protesta che hanno chiaramente rivelato quanto un sentimento d’odio ed insofferenza verso gli stranieri, diametralmente contrario ai principi veicolati dalla campagna stessa, non sia a Malta soltanto una realtà strisciante figlia di un sottobosco circoscritto, bensì un qualcosa di più largamente e pericolosamente diffuso.
«Il razzismo esiste in tutto il mondo», si legge in un commento che prosegue l’invettiva dichiarando, in sostanza, che se un cittadino maltese si mostra irritato per la presenza degli stranieri, probabilmente la causa è da cercarsi nel fatto che gli stranieri rappresentino per lui una sorta di minaccia alla carriera, facendo chiaramente intendere che il problema potrebbe annidarsi in una conclusione riassumibile secondo lo schema «il lavoro dello straniero sarebbe mio, se lui non fosse qui».
Uno schema, un riepilogo senza dubbio chiaro, ma anche accettabile? A chi legge affidiamo le opportune riflessioni. Commenti a danno degli stranieri e con ragioni addotte fra le più diverse e disparate, («il razzismo l’avete portato voi», «tornate da dove siete venuti», «Malta è dei maltesi», «portate troppa sporcizia» e molto altro ancora), sono stati innumerevoli e si teme un’escalation.
MaltaToday ha contattato in merito la Direzione per i diritti umani che, attraverso un portavoce, si è detta preoccupata per tali reazioni che, inequivocabilmente, indicano come il razzismo a Malta sia una piaga inquietante.
Tali preoccupazioni, ha poi chiarito la Direzione per i diritti umani, è bene siano affrontate con le giuste cautele poiché, di fatto, non è ancora stato condotto uno studio di riferimento sul razzismo a Malta ed inoltre non è da escludersi che le parole ostili, i commenti intrisi di livore pubblicati in replica alla campagna End Racism MT, siano rappresentativi di una minoranza non in linea col pensiero della maggior parte della popolazione.
Alla domanda sulle ulteriori azioni necessarie per affrontare il razzismo a Malta, il portavoce ha risposto che: «Campagne di sensibilizzazione intelligenti ed efficaci continueranno ad essere attuate nell’ambito dell’imminente secondo Piano d’azione nazionale contro il razzismo».
Riteniamo sia opportuno ricordare che ogni discorso di odio razziale non è soltanto irricevibile, ma anche illegale. È inoltre opportuno sottolineare che la non accettazione dell’altro ha portato, nel passato recente e lontano, nazioni e popoli alle orribili conseguenze che i libri di storia ci hanno consegnato. La libertà non è mai stata un regalo ed il rispetto non è mai stato opzionale.
Continueremo a seguire da vicino la vicenda, nell’auspicio di veder svanire come un brutto ricordo ogni sospetta apologia al razzismo.