Malta potrebbe presto fornire gratuitamente interventi chirurgici di riassegnazione del sesso rivolti alle persone transgender.
È quanto ha affermato il Primo Ministro Robert Abela in occasione della celebre Malta Pride Week conclusasi lo scorso 10 settembre con la tradizionale marcia per le vie di Valletta alla quale ha presenziato anche Abela stesso, sottolineando le intenzioni del governo nel voler mettere in campo delle riforme volte a garantire maggiori diritti alla comunità LGBTIQ+ presente a Malta.
«Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo già fatto finora, ma è necessario fare di più» ha affermato il Primo Ministro in un’intervista rilasciata a ONE Radio e riportata da Lovin Malta, sulla scia della recente svolta storica raggiunta all’inizio di questo mese, quando il ministro della Salute ha comunicato l’annullamento del divieto di donare il sangue per gli uomini omosessuali.
Tra la lista delle novità che potrebbero essere presto introdotte, oltre agli interventi di chirurgia per il cambio di sesso che saranno sovvenzionati dal sistema sanitario nazionale e non più a carico del cittadino, il governo prevede anche la realizzazione di uno sportello unico volto a centralizzare i servizi pubblici e sociali rivolti ai membri della comunità LGBTIQ+.
Partita solo con poche decine di partecipanti nel 2004, la Malta Pride Week è arrivata ora a raccoglierne migliaia, alcuni dei quali raggiungono l’arcipelago proprio in occasione di questo evento che si estende lungo un’intera settimana.
Per l’edizione 2016, la Malta Pride Week ha visto la collaborazione dell’ARC e della Malta LGBTIQ Rights Movement (MGRM) che ha coinvolto più di 1.000 persone ed in quella del 2019, prima della pandemia, i partecipanti alla Pride March & Concert sono saliti fino a quota 8.000.
L’evento ha quindi ormai raggiunto lo status di manifestazione “nazionale”, trovando l’appoggio del governo, di enti privati e delle organizzazioni per i diritti umani, proiettando Malta in cima all’ILGA Rainbow Index, classifica che ha incorona l’arcipelago come nazione più “LGBTIQ friendly” d’Europa.