La domanda di pillole abortive a Malta è raddoppiata durante il periodo della pandemia. Il lockdown e le restrizioni legate ai viaggi internazionali hanno portato le donne maltesi – o chi per esse – a ricorrere maggiormente alla rete per trovare soluzioni all’interruzione di gravidanza.
I dati, forniti a MaltaToday dall’organizzazione Doctors For Choice, fanno riferimento ai soli servizi offerti sull’arcipelago maltese da Women On Web, un portale internazionale che, nella sicurezza dell’anonimato, fornisce alle donne la possibilità di intraprendere un’interruzione di gravidanza attraverso l’uso di farmaci.
Sarebbero state in tutto 248 le pillole abortive spedite a Malta nel 2021; una cifra in netto rialzo rispetto a quella già allarmante del 2020 che si era “fermata” a quota 173.
Numeri che iniziano a prendere una forma estremamente concreta se si pensa che, negli ultimi cinque anni, il totale dei farmaci abortivi inviati a Malta corrisponde a 632.
Il solo 2021 avrebbe quindi visto più richieste dell’intero triennio pre-pandemia, secondo i dati ufficializzati da Malta Today.
Il Covid-19 e le restrizioni su viaggi e spostamenti sembrano quindi aver posto le donne maltesi in una condizione ancora più “stretta” rispetto al passato, costringendole a fare affidamento ai soli servizi digitali esteri. Ricordiamo infatti che l’aborto a Malta è vietato per legge e molte donne, che nel Paese decidono di interrompere volontariamente una gravidanza, vanno spesso incontro a soluzioni che mettono a repentaglio la loro salute, rischiando di doversi rivolgere a qualche medico locale con il terrore di essere denunciate ed arrestate.
L’aborto a Malta rappresenta quindi un tema ancora estremamente delicato, soggetto spesso ad un feroce giudizio anche da una parte dell’opinione pubblica.
La legge maltese sull’interruzione di gravidanza volontaria è tra le più stringenti a livello internazionale, mettendo sotto una pressione non indifferente sia le donne che il personale sanitario coinvolto.
In un clima di questo tipo, a cui poi si è aggiunta la pandemia, l’utilizzo dei servizi disponibili online appare come lo sviluppo più coerente e per molte anche l’unico, visto i costi non indifferenti legati ai trasferimenti all’estero per completare le procedure.
I dati riportati da MaltaToday riferiti a Woman on Web confermano questa tesi e offrono anche un’ulteriore chiave di lettura. Il sito web è infatti solo uno dei tanti portali in grado di garantire la prescrizione della pillola abortiva ma anche l’unico ad aver fornito un quadro chiaro della situazione, lasciando quindi alla sola immaginazione il calcolo del possibile exploit di richieste ricevute da realtà simili.