Stop alle consegne di cibo in cambio di migliori condizioni di lavoro. Sarebbe questa la motivazione che avrebbe spinto circa trecento rider di Bolt, nota compagnia impegnata anche nel servizio di consegna di cibo a domicilio, a scioperare con l’obiettivo di ottenere paghe più alte.
La protesta, che dovrebbe iniziare oggi, potrebbe protrarsi fino a domenica, impattando quindi nel periodo della settimana in cui solitamente la richiesta del servizio da parte dei clienti raggiunge i flussi più alti.
I fattorini impegnati nel food delivery sembrerebbero aver inoltre chiesto che l’azienda interrompa la costante assunzione di lavoratori, concentrandosi maggiormente a migliorare le condizioni di guadagno delle persone già attualmente impiegate.
Parlando a newsbook, uno dei rider che aderirà allo sciopero ha infatti spiegato che ad incidere sui guadagni, oltre agli esigui compensi riconosciuti per ogni consegna, ci sarebbero anche i costi per l’acquisto o affitto dei mezzi e del carburante, a carico dei lavoratori: «Come possiamo sopravvivere con 2,60 euro a consegna, lavorando 12 ore al giorno?» si è domandato il fattorino riferendo al giornale maltese.
Nel frattempo, l’azienda sembrerebbe aver già preso atto dello sciopero in programma per oggi, affermando ai media locali che saranno presto discusse “nuove condizioni” con i fattorini: «Stiamo lavorando per ottimizzare i prezzi e questo dovrebbe avere un impatto positivo sui guadagni dei corrieri nei prossimi giorni. Il nostro obiettivo è fornire un servizio di alta qualità ai nostri clienti e le migliori opportunità di guadagno ai nostri collaboratori».