Gli autotrasportatori maltesi dichiarano guerra ai colleghi siciliani, accusati di operare nell’isola sfruttando dumping tariffario e scarsi controlli su presunti traffici illeciti.
Diversi autisti locali sono intervenuti in una testata locale per chiedere maggiori controlli all’ingresso dei mezzi italiani una volta sbarcati a Malta e bloccare eventuali traffici illeciti, soprattutto di droga o prodotti di contrabbando, che potrebbero favorire una sempre maggiore presenza nell’isola delle società di autotrasporto siciliane.
I camion siciliani approdano a Malta via nave con le compagnie Virtu Ferries, Grimaldi e Tirrenia ma, secondo i maltesi, non sarebbero sottoposti agli stessi controlli attivi invece nei loro confronti in Sicilia, con il rischio di multe da migliaia di euro e sospensioni dell’autorizzazione a circolare in Italia per almeno tre mesi.
Dall’Italia invece arriverebbero sempre più mezzi pesanti per consegnare ad acquirenti maltesi delle merci da vendere al dettaglio fornite soprattutto da grandi centri commerciali in Sicilia come Ikea, Mondo Convenienza, Maisons du Monde e Bricoman. Le tariffe praticate dai siciliani – sostengono sempre i maltesi – mettono i padroncini locali ai margini del mercato, e non si capirebbe come possano risultare sostenibili anche con minimi margini di guadagno.
Sulla questione è intervenuta anche la Camera di Commercio maltese (Malta Chamber of Commerce) non rilevando alcuna violazione della normativa comunitaria in materia di concorrenza, ma sostenendo la necessità di trovare un sistema omogeneo tra Malta e Sicilia nelle procedure di controllo sulle merci in entrata.