Molti autisti di autobus hanno abbandonato il lavoro negli ultimi tre mesi a causa dello stress accumulato guidando lungo le strade dell’isola.
La notizia arriva da Malta Public Transport, che negli ultimi anni ha continuato a investire in nuove risorse e ha assunto oltre mille autisti, ma ha dovuto ricevere le dimissioni di molti di loro, con la motivazione dei tanti ostacoli presenti lungo le strade maltesi.
Secondo un portavoce della società di trasporto pubblico, gli autisti lamentano una difficoltà e uno stress eccessivi per arrivare dal punto di partenza a quello di destinazione rispettando i tempi, soprattutto a causa dei veicoli che bloccano la strada, compresi quelli parcheggiati in doppia fila o negli spazi non autorizzati.
Questo, unito agli interventi di rifacimento del manto stradale con conseguenti presenze di mezzi di lavoro e deviazioni, ha reso molto difficile la manovrabilità dei bus da parte dei conducenti e ha causato notevoli disagi ai passeggeri, che spesso sono arrivati a destinazione in ritardo.
Anche il direttore generale della società, Konrad Pulè, di recente aveva segnalato la questione, elencando le quattro cause principali per cui i conducenti non sono in grado di rispettare gli orari: le strade troppo strette per gli autobus, i parcheggi lungo le strade che hanno ridotto lo spazio di scorrimento, i veicoli parcheggiati negli spazi non contrassegnati da apposita segnaletica, e coloro che lasciano il veicolo in fermata per il carico e lo scarico di merci occupando spazi di fortuna o improvvisati.
Non mancano tuttavia anche le notizie positive. All’inizio di questo mese, la società ha annunciato che 28 nuovi autobus sono entrati in servizio, portando il numero totale a 204.
E nonostante le difficoltà dovute al gran numero di autisti che hanno presentato le dimissioni, la società è riuscita a svolgere regolare servizio con i propri mezzi, coprendo tutte le tratte previste. Allo stesso tempo i passeggeri sono aumentati del 12%, e soltanto quest’anno l’azienda ha reclutato 200 nuovi autisti: ma ora l’obiettivo è trattenerne il più possibile, e per questo serve fare ricorso al buon senso di ciascuno per rendere le strade più facilmente percorribili.