Negli ultimi giorni sembrano essersi intensificate le segnalazioni della presenza nelle acque locali di quello che gli esperti hanno definito come una sorta di “serpente” del mare, e che in realtà corrisponde ad una lunga colonia di cellule pungenti conosciute come sifonoforo (Siphonophora), parente stretto della temibile caravella portoghese.
A lanciare l’allerta è ancora una volta il portale “Spot the Jellyfish”, curato dall’Università di Malta, grazie alle numerose segnalazioni ricevute da cittadini ed esperti (qui i nomi: Maria Schembri, Andrew Zammit, Steven Brockwell, Stephen Bugeja e Gabriel Bugelli), che hanno consentito di comprendere al meglio l’attuale presenza della specie attorno alle isole maltesi.
A quanto si apprende, la specie è stata avvistata nelle acque locali nel periodo gennaio-maggio ma, per qualche motivo, negli ultimi giorni, si è verificata “un’esplosione di segnalazioni” provenienti da diverse località anche distanti tra loro, come Cirkewwa, Marsaxlokk, Birzebbugia, Mistra e St. Paul’s Bay.
La specie in questione potrebbe appartenere al genere “Forskalia edwardsi”, che può raggiungere una lunghezza totale di 10 metri.
Seppur non siano state fornite indicazioni su come comportarsi nel caso in cui si venga punti, si presume che il comportamento da adottare possa essere analogo a quello da mettere in atto quando ci si imbatte nelle meduse.