Non accenna a placarsi lo scontro tra la Malta Entertainment Industry and Arts Association (MEIA) e le autorità sanitarie e politiche.
L’associazione che raggruppa artisti, produttori e addetti ai lavori dell’intrattenimento, oggi a Valletta avrebbe dovuto tenere una manifestazione di protesta contro le restrizioni anti COVID-19 che non consentono di organizzare gli eventi di massa.
Ma non ci sarà nessuna contestazione in piazza perché la polizia non ha concesso il permesso per svolgere la manifestazione: un diniego giustificato dall’obbligo di evitare qualsiasi tipo di assembramento. Una decisione che non è affatto piaciuta ai componenti del MEIA che sulla pagina Facebook hanno lamentato di essere stati finora discriminati rispetto ad altre categorie professionali.
Per stasera alle 19.30, il MEIA ha organizzato una conferenza stampa che sarà trasmessa sulla pagina Facebook e nel corso della quale verranno avanzate una serie di rivendicazioni: l’obiettivo è salvare tantissimi posti di lavoro che rischiano di andare in fumo.
La contestazione di artisti, produttori e addetti ai lavori riguarda la possibilità di organizzare eventi di massa soltanto per coloro che sono completamente vaccinati. Non solo: a ciascun evento potranno prendere parte al massimo 100 persone, che poi diventeranno gradualmente 200. Le disposizioni prevedono, inoltre, che gli eventi possano svolgersi sia all’interno che all’esterno, ma al chiuso gli organizzatori devono controllare chi entra e chi esce.
Per la Malta Entertainment and Arts Association si tratta di regole troppo vincolanti che rischiano di mandare a gambe all’aria la seconda estate consecutiva e produrre un effetto catastrofico: la fine del settore dell’intrattenimento, tutt’altro che secondario per l’economia locale.