Ha iniziato a circolare anche in gruppi facebook maltesi l’appello che Johanna La Reina Andersson, una cittadina svedese che lavora a Malta, ha tradotto dallo svedese e che riguarderebbe Jennifer Poikolainen, una ragazza svedese di 25 anni, affetta da disturbo bipolare.
La ragazza svedese nella foto è stata portata in un ospedale psichiatrico / mentale con sede a Malta.
Lei ha 25 anni e le è stato diagnosticato un disturbo bipolare. Tutto è iniziato quando sua madre, Jaana Poikolainen, e altri membri della sua famiglia erano preoccupati che la figlia fosse scomparsa o che fosse morta in un incidente perché non avevano sue notizie da 4 giorni (dal 31 luglio). Quattro giorni dopo (il 4 agosto), sono riusciti a rintracciarla tramite una telefonata in cui la figlia confermava di essere stata portata all’ospedale psichiatrico e di esservi stata rinchiusa durante questi 4 giorni. Quando è arrivata per la prima volta, le hanno iniettato una grande quantità di farmaci mentre il personale le teneva le braccia in modo da poterle iniettare con successo. Le hanno somministrato medicine così forti dalla mattina alla sera, così da riuscire a malapena a stare in piedi, costretta a fare una doccia di fronte a tutti i pazienti, […]. Lei / la figlia / Jennifer, è rinchiusa per 8 giorni ora …La sua famiglia è ora in viaggio con i soldi che sono riusciti a raccogliere dal proprio gruppo Facebook. Ma questi soldi non sono abbastanza. Qualsiasi somma è apprezzata perché possano andare a Malta in auto per farla uscire da questo incubo. [Per contribuire economicamente contattare l’autrice del post al link qui sotto, ndr].
Perché stanno andando dalla Svezia a Malta in auto? Perché le autorità aeroportuali maltesi non le permettono di tornare a casa a causa della diagnosi di bipolarismo (che per me non ha senso alcuno). Non le sono consentite telefonate o di ricevere visite. […] La famiglia ha contattato l’ambasciata svedese a Roma senza alcun successo, stessa situazione con la loro compagnia assicurativa in Svezia, che si rifiuta anche di aiutare con i soldi, e alla famiglia è stato detto che non c’è niente da fare.
Ho bisogno di aiuto per ottenere informazioni legali sui diritti della sua famiglia e della figlia per farla uscire dall’ospedale psichiatrico. Qualsiasi dichiarazione, documento, prova dei loro diritti sarebbe di aiuto una volta.
Molte grazie se sei riuscito a leggere tutto questo, condividendolo, reagendo su questo e taggando chiunque tu sappia che potrebbe avere questa informazione legale.
Il gruppo facebook creato dalla famiglia: Hjälp Jennnifer hem!
Per contattare su facebook Johanna La Reina Andersson.
La redazione di questo giornale ha contattato l’ufficio stampa del Mount Carmel ed è in attesa di un commento da parte della struttura.