Si è svolta a Napoli, l’edizione 2022 dell’evento Westmed in my country, nella bella cornice del nuovo museo Darwin Dohrn. Westmed è un’iniziativa della Commissione Europea – DG MARE, finalizzata all’implementazione della comune agenda in materia di Blue Economy/Blue Growth sostenibile tra i paesi del Dialogo 5+5 (Algeria, Francia, Italia, Libia, Malta, Marocco, Mauritania, Portogallo, Spagna e Tunisia). Alla presenza del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dell’Assessore alla Ricerca, Innovazione e Start up della Regione Campania, Valeria Fascione, con il supporto del Cluster Tecnologico Nazionale Blue Italian Growth, della Federazione del Mare e l’adesione del Dipartimento delle Politiche di Coesione nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero degli Affari Esteri, l’evento riconferma la sua particolare importanza con la partecipazione di oltre 100 operatori in presenza o online che hanno arricchito e relazionato durante gli incontri di networking, cogliendo anche la straordinaria occasione di visitare il nuovo museo, grazie alle guide del Museo Darwin Dohrn (DaDoM).
L’evento napoletano ha visto, tra i numerosi partner, la partecipazione di Alessandra Sensi, dell’Unione per il Mediterraneo, di Daniele Bosio, Ministero degli Affari Esteri e di Mario Mattioli della Federazione del Mare. Presenza importante anche quella delle delegazioni estere con Stephanie Vella, Westmed National Hub di Malta e Matteo Bocci, Westmed Iniziative – Central Team. L’evento napoletano segue l’importante network lanciato da quattro paesi mediterranei che il 29 marzo 2022, a Malta, hanno dato vita ad una fondazione di fondi sovrani provenienti da stati dell’Europa, del Medio Oriente e del Nord Africa. L’idea, nata durante il Summit Med 7 del 2019 a Malta, successivamente ad una discussione tra il Presidente francese e il Primo Ministro maltese, può riscrivere le logiche della cooperazione economica e scientifica nel Mediterraneo. Grazie ad un accordo tra il Malta Government Investments (MGI), la banca pubblica di investimento francese e il Sovereign Fund of Egypt (TSFE), il Mediterraneo può tornare ad avere una sua centralità in tema di blue economy e cooperazione economica.
A Napoli, i Coordinatori Nazionali e gli Hub Nazionali Westmed hanno inteso creare un momento di confronto e dibattito per rilanciare e approfondire le opportunità che la Blue Economy rappresenta per Acceleratori e Incubatori, così come per chi gestisce fondi pubblici e privati destinati a sostenere iniziative innovative.
L’ecosistema italiano, infatti, manca ancora di una filiera di sostegno all’innovazione, alla nuova imprenditorialità e all’occupazione delle giovani generazioni. Seguendo tale ottica, i cluster marittimi nazionali e regionali possono rappresentare le controparti idonee a mitigare i rischi per chi fornisce servizi o investe risorse, nell’individuare le iniziative più meritevoli legate alla valorizzazione della blue economy e partecipare, in un ecosistema creativo e dinamico, alla crescita del Mediterraneo e alla tutela della biodiversità marina.