Almeno un’auto finita in mare e diverse zone allagate. È questo il bilancio delle inondazioni che la scorsa notte hanno colpito alcune zone di Xemxija e Marsascala, concentrate nella maggior parte delle coste orientali e settentrionali di Malta.
I disagi sono stati causati da “onde di sessa”, meglio conosciute come “tsunami atmosferici”, fenomeni derivati da sbalzi anomali della pressione atmosferica. Le inondazioni sono iniziate intorno alle 2:30 e sarebbero durate per circa due ore.
Fortunatamente, non sono stati segnalati feriti o dispersi ma numerose paiono essere state le richieste di intervento inoltrate alla polizia che segnalavano diversi veicoli a rischio di caduta in mare, come avvenuto almeno per uno di essi.
A esprimersi sul fenomeno è Maltese Island Weather, che tramite la propria pagina Facebook spiega le ragioni che hanno portato alle inondazioni nel Paese. Due diverse pressioni atmosferiche si sarebbero scontrate tra loro, dando origine a onde alte al largo. Un’area di alta pressione le avrebbe poi spinte verso riva, causando i disagi descritti.
Il fenomeno potrebbe generarsi anche qualora il vento soffiasse nella stessa direzione per molto tempo, creando oscillazioni all’interno della baia, che essendo chiusa non permette all’acqua di andare via, creando l’effetto “vasca da bagno” con le conseguenti inondazioni della terraferma.
Non è la prima volta che tale condizione si verifica sull’arcipelago maltese. Esattamente un anno fa, infatti, il Paese si svegliava con “l’acqua alta” che colpì diverse località da nord a sud dell’isola.
Nel frattempo, sui social, sono rimbalzati numerosi foto e video che hanno ritratto l’accaduto, compreso il momento in cui una delle auto finita in mare la scorsa notte è stata riportata a riva.