Neanche il tempo di riuscire ad ammirare “da vicino” lo stormo di cicogne bianche che ieri sera si è radunato nell’area conosciuta come Wied iz-Ziju, tra Zabbar e Marsascala, che sono state raggiunte da colpi di arma da fuoco.
L’evento aveva attirato un gran numero di curiosi lungo la tangenziale di Marsascala, chiedendo l’intervento dell’Unità di Protezione Ambientale (EPU) e dei volontari di BirdLife che hanno monitorato gli esemplari di specie protetta, dividendosi poi a seguito della segnalazione della presenza di un altro stormo in un’altra zona.
Poco dopo le 21:30, tre colpi d’arma da fuoco sono stati sparati da due punti vicini ad una delle aree dove si erano appollaiate le cicogne, che si sono così disperse.
Sul posto è intervenuta la polizia, mentre una seconda squadra di BirdLife Malta ha supportato gli agenti a localizzare gli eventuali autori del gesto. Nel comunicato diffuso sui social, la Ong fa sapere che «un testimone ha raccontato di aver visto due persone agire in modo sospetto nei pressi del luogo della sparatoria e di aver perciò allertato la polizia, con varie Unità di Intervento Rapido (RIU) che hanno bloccato una strada e arrestato ed interrogato gli individui».
Nel frattempo, le squadre dei volontari BirdLife hanno monitorato l’area per tutta la notte, appostati a pochi metri dalla zona occupata dalle cicogne.
Secondo un primo conteggio effettuato questa mattina, la Ong ha fatto sapere che dello stormo inizialmente composto da 50 esemplari, si contavano solo 33 “sopravvissuti”, aggiungendo: «Sembra che gli uccelli altamente protetti si siano dispersi in piccoli gruppi e questa mattina due diversi stormi di sei e 13 esemplari sono stati visti in volo, poi raggiunti da altri 14. Le cicogne bianche continuano a sorvolare le isole maltesi».
Ringraziando tutti coloro che ieri sera hanno segnalato la presenza delle cicogne bianche a sud dell’isola, BirdLife ha incoraggiato tutti a tenere d’occhio gli esemplari, contattando l’EPU tramite la polizia al numero 119, oppure la Ong al numero 7925 5697.
L’episodio ha avuto luogo dopo che nei giorni scorsi il Comitato ORNIS (comitato consultivo del governo sulla caccia) si è riunito per votare a favore dell’apertura della stagione della caccia primaverile alla tortora, nonostante l’avvertimento dalla Commissione Europea che lo scorso febbraio ha invitato Malta ad annullare la deroga, oppure dovrà far fronte ad azioni legali.