Lo scorso fine settimana, ben 81 cuccioli di tartaruga marina hanno compiuto il primo tuffo in mare a Ramla Bay. Provenivano dal terzo degli otto nidi deposti dalla specie in questa stagione da record, scoperto il 13 luglio.
A distanza di tre giorni dalla schiusa, il sito di nidificazione è stato scavato con cura dai funzionari dell’Environment and Resources Authority (ERA), di Nature Trust – FEE Malta e da un veterinario specializzato, i quali hanno scoperto che al suo interno erano state deposte 88 uova, sei delle quali non fecondate; un cucciolo è stato trovato senza vita, probabilmente morto durante la schiusa degli altri fratellini.
Nature Trust ha poi specificato che 69 delle 81 tartarughine sono nate nelle notti precedenti, mentre le successive 12 sono state trovate vive ma intrappolate tra la sabbia durante l’ispezione del 31 agosto. Undici di loro sono riuscite a prendere subito la via del mare, mentre l’ultimo cucciolo è stato portato in riabilitazione presso il centro Xrobb L-Ghagin per curare una pinna deformata.
«Questo lavoro non sarebbe possibile senza gli oltre 300 volontari tra Malta e Gozo che monitorano i nidi giorno e notte» ha sottolineato Nature Trust Malta, mentre ERA ha rinnovato l’appello ai cittadini affinchè «facciano molta attenzione» quando si trovano nei pressi dei siti di nidificazione. Ora si attende la nascita dei cuccioli di tartaruga marina degli altri cinque nidi deposti dalla specie.